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VINO E FINANZA

Masi Agricola: 40 milioni di euro di finanziamento da un pool di banche top. Unicredit capofila

Un “contratto di finanziamento” decennale, “a supporto degli obiettivi strategici del gruppo”, spiega l’ad del gruppo, Federico Girotto
BANCHE, BORSA ITALIANA, FAMIGLIA BOSCAINI, FINANZIAMENTI, MASI AGRICOLA, MONTELEONE21, UNICREDIT, Italia
Federico Girotto e Sandro Boscaini, ad e presidente Masi Agricola

Per avere liquidità dalle banche, oggi più che mai, servono fondamentali aziendali solidi. Grazie ai quali Masi Agricola, una delle realtà più importanti della Valpolicella e non solo, guidata dalla famiglia Boscaini, che proprio in questi giorni ha inaugurato il suo nuovo “hub esperienziale” Monteleone 21, ha sottoscritto un contratto di finanziamento a medio-lungo termine per un importo complessivo pari a 40 milioni di euro, con un pool di primari istituti finanziari composto da UniCredit (anche in qualità di banca agente), Banco Bpm, Cassa Depositi e Prestiti, Crédit Agricole Italia, Banco di Desio e della Brianza e Valpolicella Benaco Bcc Società Cooperativa, e che prevede un piano di rimborso decennale con una rata finale “cd. balloon” di 10 milioni di euro. Un “Contratto di Finanziamento” mirato ad “ottimizzare la struttura finanziaria di Masi - spiega una nota - sostenendo gli investimenti realizzati negli ultimi esercizi, tra cui il visitor center Monteleone21 recentemente inaugurato, e valorizzando la capacità di generare cassa attraverso la gestione operativa. La nuova linea di credito consente a Masi (che nel 2024 ha registrato ricavi per 66,8 milioni di euro, e con 29,3 milioni di euro nei primi 6 mesi 2025) di accedere a ulteriori risorse a supporto del piano di sviluppo, con un orizzonte di medio-lungo periodo e condizioni di maggiore flessibilità finanziaria”.
“Con questa operazione - ha commentato Federico Girotto, ad Masi - consolidiamo la nostra struttura finanziaria, rafforzando la stabilità e la sostenibilità di lungo periodo, in linea con gli obiettivi strategici e di crescita della società e del gruppo. Ringraziamo il pool di istituti finanziari - e Unicredit anche quale banca agente - per la fiducia accordataci, che interpretiamo anche come attitudine verso il settore del vino italiano, in questa fase di cambiamenti e di sfide”.
Il finanziamento, spiega Masi, tra le pochissime realtà quotate in Borsa del vino italiano, “beneficia di una garanzia emessa da un primario gruppo assicurativo a partecipazione pubblica, che copre il 50% dell’importo complessivo, quale intervento di sostegno pubblico a favore delle imprese italiane”.
Ancora, entrando nel dettaglio, Masi spiega: “si precisa che, nel contesto dell’operazione, l’indebitamento a medio-lungo termine pregresso sarà integralmente rimborsato. L’efficacia del contratto di finanziamento e la conseguente erogazione dell’importo finanziato sono sospensivamente condizionate al soddisfacimento di determinate condizioni sospensive operative, relative sia alla consegna di documenti tecnici alla banca agente (UniCredit) sia all’emissione della garanzia emessa da un primario gruppo assicurativo a partecipazione pubblica. È previsto che le condizioni sospensive si avverino entro la fine del mese di settembre; di tale circostanza verrà data debita informativa al mercato. Il contratto di finanziamento prevede, in capo alla società, usuali covenant finanziari e impegni informativi e gestionali, inclusi il rispetto di determinati parametri finanziari nonché l’impegno a non effettuare distribuzioni di utili/riserve al di fuori delle distribuzioni consentite che prevedono un limite quantitativo pari a un massimo del 50% dell’utile di esercizio risultante dall’ultimo bilancio; l’assenza di eventi rilevanti; il rispetto dei parametri finanziari previsti dal contratto di finanziamento; e la destinazione di un importo almeno equivalente a quello oggetto di distribuzione a rimborso anticipato del finanziamento stesso”.

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