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LA TENDENZA

La gastronomia d’eccellenza, elemento identitario e leva economica, traina l’hôtellerie mondiale

Nel 2024 il food & beverage dei Relais & Châteaux sale al 42,1% dei 3,2 miliardi di euro di fatturato (+8% sul 2023) avvicinandosi alle camere d’hotel
ALTA CUCINA, GASTRONOMIA, HÔTELLERIE, RELAIS & CHÂTEAUX, RISTORANTI STELLATI, STELLE MICHELIN, Mondo
Costiera Amalfitana, la più amata dagli stranieri (ph: Facebook/Borgo Santandrea Amalfi)

Nel panorama sempre più competitivo dell’hôtellerie, la gastronomia si conferma un asset strategico nel caratterizzare un’offerta sempre più di qualità e ricercata, rappresentando sia un elemento identitario sia un’importante leva economica. Tanto che l’eccellenza culinaria è oggi uno dei principali criteri di scelta per i viaggiatori più esigenti, attratti da esperienze autentiche e profondamente radicate nella cultura locale. La conferma arriva dalla fotografia scattata da Relais & Châteaux, la prestigiosa associazione mondiale che, dal lontano 1954, riunisce 580 hotel d’eccezione e ristoranti gourmet, che rappresentano la più estesa rete al mondo, in 65 Paesi, per la maggior parte a conduzione familiare, gestiti da imprenditori indipendenti, che si impegnano a far vivere la propria cultura locale e a condividere la propria passione per la bellezza, ma anche per il gusto. Ed il cui comparto food & beverage, in un 2024 caratterizzato da un contesto geopolitico incerto anche per il turismo mondiale, ha generato il 42,1% dell’eccezionale volume di vendite totali che hanno raggiunto 3,2 miliardi di euro - basato sui dati raccolti dal 92% degli associati - con una crescita del +8% sul 2023 che avvicina la cucina al segmento camere d’hotel (49%, +9%), in un equilibrio che riflette la forza dei due pilastri storici dei Relais.
La strategia avviata dal presidente Laurent Gardinier, che ha intensificato la frequenza delle ispezioni e accolto 68 nuovi associati in 33 Paesi, ha rafforzato ulteriormente la rete. Una rete prestigiosa nella quale l’Italia si conferma protagonista, sia come destinazione preferita dagli stessi viaggiatori italiani che come luogo di eccellenze gastronomiche e ricettive, vantando Relais & Châteaux in alcuni dei territori più belli, da Castel Fragsburg con il Gourmet Restaurant Prezioso, 1 stella Michelin a Merano, al ristorante Anna Stuben, 1 stella Michelin ad Ortisei in Val Gardena, passando per l’hotel e ristorante Terra - The Magic Place, 2 stelle Michelin e 1 stella Verde a Sarentino sempre in Alto Adige; dalla Dimora e ristorante Da Vittorio, 3 stelle Michelin a Brusaporto, al ristorante Dal Pescatore Santini, 3 stelle Michelin a Canneto sull’Oglio, entrambi in Lombardia; dal ristorante Il Luogo Aimo e Nadia a Milano, al Grand Hotel Villa Serbelloni con il ristorante Mistral a Bellagio sul Lago di Como; da Villa Crespi con il ristorante by chef Cannavacciuolo, 3 stelle Michelin a Orta San Giulio sul Lago d’Orta, a L’Albereta con il ristorante L’Aurum ad Erbusco in Franciacorta; dal ristorante Antica Corona Reale, 2 stelle Michelin a Cervere in Piemonte, a Villa della Pergola con il ristorante Nove, 1 stella Michelin ad Alassio in Liguria; dal Ristorante Le Calandre, 3 stelle Michelin a Rubano, al Ristorante Quadri in Piazza San Marco a Venezia; da Villa Cordevigo con il ristorante Oseleta, 1 stella Michelin a Cavaion Veronese sul Lago di Garda, all’Hotel Plaza e de Russie con il ristorante Lunasia, 1 stella Michelin a Viareggio in Versilia; da Il Borro con l’Osteria Del Borro a San Giustino Valdarno in Toscana, ad Arnolfo Ristorante, 2 stelle Michelin a Colle Val d’Elsa nella campagna toscana; da Borgo San Felice Resort con il ristorante Poggio Rosso, 1 stella Michelin a Castelnuovo Berardenga, in Chianti Classico, a Castello Banfi - Il Borgo con il ristorante La Sala dei Grappoli, 1 stella Michelin a Montalcino; dal Relais e ristorante Il Falconiere, 1 stella Michelin a Cortona, sempre in Toscana, a Palazzo Seneca con il ristorante Vespasia, 1 stella Michelin e 1 stella Verde a Norcia in Umbria; da Borgo Santandrea con l’Alici Restaurant, 1 stella Michelin ad Amalfi, all’hotel e ristorante Don Alfonso 1890, 1 stella Michelin ed 1 stella Verde a Sant’Agata Sui Due Golfi nella Penisola Sorrentina; dal Grand Hotel Parker’s con il George Restaurant, 2 stelle Michelin a Napoli, a Il San Pietro di Positano con il ristorante Zass, 1 stella Michelin a Positano; dal ristorante Taverna Estia, 2 stelle Michelin a Brusciano, al Capofaro Resort con il ristorante Capofaro sull’isola di Salina in Sicilia, fino al Petra Segreta Resort & Spa con il ristorante Il Fuoco Sacro, 1 stella Michelin in Sardegna, per citarne solo alcuni.
Secondo i dati delle prenotazioni - sul volume delle vendite generati da prenotazioni dall’Italia tramite canali Relais & Châteaux, 2023-2024 - l’86% dell’attività generata dalla clientela italiana si concentra in Europa, con il Belpaese che rappresenta da solo il 37% del totale (+32% sul 2023), seguito da Francia (29%, +9%), Spagna (4%, +15%), Svizzera (4%) e Tanzania (3%, +419%). Tra le regioni italiane più scelte spiccano Lombardia (28%), Toscana e Umbria (23%, +101% sul 2023) e il Nord-Est (19%, +81% +101%).
E se l’Italia si conferma la meta preferita degli italiani, lo è anche di molti altri ospiti Relais & Châteaux, come americani e britannici che dimostrano particolare interesse per la Costiera Amalfitana. La Francia, mercato storico di Relais & Châteaux e Paese con la più alta concentrazione di strutture associate, continua a guadagnare popolarità tra i viaggiatori italiani: in particolare, Parigi registra un incremento di 18 punti percentuali sul 2023 in termini di quota di mercato generata dagli italiani verso la Francia, confermando il forte richiamo delle destinazioni culturali classiche nella clientela proveniente dal nostro Paese.
Questi risultati si basano su un solido rapporto di fiducia con gli ospiti: secondo il più recente studio sui consumatori 2024 - condotto da Vertone per l’Associazione, in Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera e Germania, e basato su un panel di 2.491 viaggiatori che hanno soggiornato in hotel a 4 o 5 stelle - il 58% dei clienti afferma che non avrebbe soggiornato nella struttura se non fosse stata parte della rete. Un dato che evidenzia la forza del legame tra il marchio e i suoi viaggiatori, confermando la propensione dei consumatori per esperienze autentiche radicate nella cultura locale.

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