In Francia continua la crisi del vino nel dipartimento della Gironda, il cui centro principale è Bordeaux, una delle “culle” del vino mondiale, ma che, a livello generale, sta soffrendo da tempo e più di altri le dinamiche di mercato, la sovrapproduzione ed il calo dei prezzi. La misura scelta per trovare un equilibrio, che è apparso subito molto difficile da rincorrere, è quella dell’estirpazione dei vigneti, come raccontato più volte da WineNews. Eppure, nonostante i tanti ettari di vigneti “spariti”, la situazione resta difficile e si pensa ad un ampliamento degli aiuti al settore del vino, comprese nuove estirpazioni.
Nei giorni scorsi, Étienne Guyot, Prefetto della Nuova Aquitania e della Gironda, ha presieduto una nuova riunione dell’unità operativa dedicata alla viticoltura (con la presenza di numerose realtà agricole, economiche e istituzionali), per fare il punto sulle misure di estirpazione attuate e sulle azioni in corso per affrontare le conseguenze sociali ed economiche della crisi vitivinicola. Il primo punto, allarmante, è che la situazione economica non sta migliorando per l’industria vinicola di Bordeaux. Il Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux (Civb) ha presentato i dati sull’export riferiti alla campagna 2024-2025, che si sono attestate a 3,25 milioni di ettolitri, -7% rispetto all’anno precedente. Un calo che riguarda sia le esportazioni che le vendite alla grande e media distribuzione in Francia. Poi c’è il capitolo estirpazioni dei vigneti.
La nota del Prefetto della Gironda riporta che, in totale, con il sostegno finanziario dello Stato e del Civb, alla fine del ciclo attuale di applicazione di questa misura, saranno estirpati 12.263 ettari di vigneti e lo Stato avrà stanziato, per queste operazioni, un budget di 49,83 milioni di euro (16,01 sono da parte del Civb, ndr). Il progetto estirpazioni comprende il piano di sradicamento sanitario della Gironda, nella cui prima ondata sono state finanziate 1.242 domande per una superficie estirpata di 6.095 ettari: 2.669 ettari in diversificazione (grazie ai 16,01 milioni di euro dal Civb) e 3.426 ettari in rinaturalizzazione (con l’aiuto di 20,56 milioni di euro dallo Stato). Nella seconda ondata saranno finanziate 554 domande per una superficie di 2.302 ettari (per un totale di 13,81 milioni di euro dallo Stato). Per quanto riguarda il Piano nazionale di estirpazione per la riduzione del potenziale viticolo, sono state presentate 663 richieste di pagamento per 3.866 ettari sradicati nella Gironda, di cui 654 sono già state pagate per 15,27 milioni di euro.
Ma probabilmente non finirà qui: il Prefetto ha informato di aver contattato il Ministro dell’Agricoltura, Annie Genevard, per l’attuazione di nuovi aiuti all’estirpazione a seguito dell’indagine della Camera dell’Agricoltura, che ha evidenziato la necessità di estirpare ulteriori 5.400 ettari. Il Ministro, riporta la nota del Prefetto, ha già discusso con la Commissione Ue sulla preparazione, per la Francia, di una richiesta di attivazione della riserva di crisi per il settore vitivinicolo. Inoltre verrà avviata una nuova azione a sostegno del settore: un gruppo di lavoro si riunirà a breve per discutere vantaggi e condizioni riguardo alla creazione di un ente pubblico dedicato alla ristrutturazione dei vigneti estirpati per facilitarne la ri-coltivazione ai fini della produzione alimentare.
Il piano di azione, per aiutare i viticoltori in difficoltà, è stato articolato: il fondo di emergenza dello Stato ha aiutato 97 giovani viticoltori che hanno dovuto affrontare le conseguenze di calamità per un importo complessivo di 749.000 euro. I prestiti per il consolidamento aziendale, della durata da 5 a 12 anni, assistiti dalla garanzia pubblica di BpiFrance, erogati da istituti bancari autorizzati con le domande da presentare sulla piattaforma FranceAgrimer, fino all’esaurimento della dotazione nazionale di 35,1 milioni di euro (scadenza 27 febbraio 2026), hanno visto in Gironda 56 richieste già inviate, mentre 38 sono in fase di pagamento. Ma dalle discussioni è emersa la necessità di innalzare il tetto dei 200.000 euro, di aprire il regime alle cantine cooperative e di estendere la misura fino al 2026, tutti punti che saranno presentati al Ministro dell’Agricoltura.
Tra le iniziative messe in campo, c’è quella della Direzione dipartimentale per l’occupazione, il lavoro e la solidarietà, con France Travail, per informare le cantine sulle soluzioni per sostenere i dipendenti quando il loro posto di lavoro è a rischio (disoccupazione parziale, formazione, riqualificazione) con circa 700 aziende che sono state contattate individualmente da France Travail. Un aiuto è arrivato anche dal Msa (la Mutualité sociale agricole): nel 2024 sono stati concessi 1.115 piani di pagamento per 11 milioni di euro di contributi, effettuati 1.279 condoni di interessi di mora per 1,1 milioni di euro e 626 gestori di aziende agricole hanno beneficiato del pagamento di contributi per un importo di 2,1 milioni di euro. A livello sociale, 321 agricoltori hanno ricevuto assistenza di sollievo e 135 “sentinelle” sono state formate per individuare segnali di disagio tra gli agricoltori.
Un altro tema è quello delle malattie dei vigneti e le ultime novità potranno dare un’accelerata: il decreto prefettizio per combattere la flavescenza dorata prevede la possibilità di ordinare l’estirpazione delle viti incolte nelle zone di controllo della malattia. Un sistema di sanzioni è stato, inoltre, introdotto da una recente legge e accelererà le procedure contro i proprietari o gli operatori che non rispettano i loro obblighi di manutenzione.
Una crisi, quella della Gironda, sui cui era intervenuto anche il sindacato Confederation Paysanne de Gironde: “di fronte alla crisi economica che sta colpendo duramente il settore vitivinicolo in un contesto di riduzione dei consumi, è necessario adattare quantità e superfici al nuovo livello di consumo. Per raggiungere questo obiettivo, i soli piani di estirpazione e distillazione non sono sufficienti. Tuttavia, la prospettiva di una riduzione del 50% delle superfici dedicate alla viticoltura rappresenta un vero e proprio terremoto per la Gironda, la sua economia e le sue aree rurali”. La Confederation Paysanne de Gironde ha proposto la creazione di un ente per la gestione dei terreni pubblici (Établissement public foncier - E.P.F.) che può essere utile per riacquistare i vigneti minacciati di abbandono, in modo che smettano di produrre in perdita. Una proposta che ha trovato l’approvazione del Prefetto Étienne Guyot: “a seguito della proposta presentata dalla Confédération Paysanne che ha ricevuto consenso durante l’incontro, ho deciso di organizzare un gruppo di lavoro per studiare le condizioni per la creazione di un ente pubblico dedicato alla ristrutturazione dei vigneti estirpati”.
Guyot ha parlato, infine, di una situazione economica che “rimane estremamente sfavorevole, quindi è essenziale continuare e ampliare il sostegno agli agricoltori in difficoltà. Ho deciso di organizzare un gruppo di lavoro di partenariato (Msa, Consiglio Dipartimentale, Camera dell’Agricoltura, Stato, organizzazioni professionali e rappresentanti dei dipendenti e degli agricoltori, e non solo) per migliorare l’analisi delle singole situazioni. Ciononostante, appare essenziale poter avviare una nuova campagna di estirpazione. A seguito dell’iniziativa della Gironda, un questionario nazionale sulla necessità di ulteriori estirpazioni è stato inviato a tutte le professioni in Francia ed i risultati dovrebbero essere annunciati a breve dal Ministro. Allo stesso tempo, ho chiesto ai miei servizi di continuare attivamente il censimento dei vigneti incolti per contattare i proprietari interessati e di convocare al più presto una riunione per definire una metodologia condivisa più efficace”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025