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GUIDE

Nasce la prima guida dedicata ai migliori locali per il vino al bicchiere: a firmarla è Coravin

Online, e con città di riferimento (come Milano, per ora, per l’Italia), racconta ristoranti, enoteche e club al “top” nello “sbicchieramento”
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Nasce la “Coravin Guide” con i migliori locali per il vino al bicchiere

Voglia di sperimentare e provare più etichette, alternativa ritenuta, da una fetta di wine lovers, “meno impegnativa” della bottiglia, ma anche scelta che può essere motivata dalle normative più restrittive del Codice della Strada o, semplicemente, un segno dei tempi che vedono i consumi in flessione e la voglia, o la necessità, di non spendere più di tanto. Fatto sta che il mercato del vino al calice, modalità di servizio che, ormai, in maniera più o meno strutturata è un’abitudine in quasi tutti i ristoranti, sembra crescere ed interessare sempre di più e, anche per questo motivo, è importante che i ristoratori scelgano di curare nei dettagli e arricchire l’offerta per venire incontro alle esigenze della clientela. Che il trend è in crescita lo dimostra anche la prima guida dedicata al vino al bicchiere, un’idea di Coravin, il brand americano che ha inventato il sistema di mescita basato su una tecnologia rivoluzionaria che consente di gustare il vino al bicchiere senza togliere il tappo, “aspirandolo” dalla bottiglia chiusa attraverso una sorta di siringa.
La guida è online e si è concentra su città come Londra, Milano, Melbourne, Sydney, ma anche su Paesi Bassi e California. Dentro ci sono ristoranti, enoteche e club ritenuti al “top” nello “sbicchieramento” (si può leggere anche la carta dei vini), ma anche i sommelier, figura chiave e sempre più fondamentale in un ristorante che punta sul prodotto vino.
Il sistema di classificazione assegna “un bicchiere” ai locali che offrono da 20 a 40 vini al bicchiere, “due bicchieri” a quelli che ne offrono da 41 a 60 e “tre bicchieri” a chi presenta liste di 60 o più vini. A Milano i “tre bicchieri”, tra i 18 locali segnalati dalla guida, li conquistano in tre: “Remedy Wine & Spirits”, “Affinatore” e “Top Missori”. Oltre al riconoscimento dei “bicchieri”, per chi possiede liste più piccole e particolari, viene assegnato il “Greg’s Hidden Gems”, per valorizzare quei locali con “piccole, ma uniche scoperte al bicchiere”: sempre a Milano, ci sono il “Tokyo”, il “Nobu Milano” e il “Beefbar”.
“Il vino al bicchiere dovrebbe essere una scoperta, non una limitazione”, spiega il fondatore di Coravin, Greg Lambrecht, che ha aggiunto come “la Coravin Guide offre agli amanti del vino la libertà di trovare luoghi che condividono la stessa filosofia, dove è possibile degustare, esplorare e assaporare il vino un calice alla volta”. Dave Krupinski, ceo Coravin, spiega che “vediamo in prima persona come si sta evolvendo il vino al bicchiere, man mano che le tendenze dei consumatori si spostano verso il “bere meno ma meglio” e cresce una curiosità più profonda per l’esplorazione del vino. Abbiamo riconosciuto la chiara necessità di una piattaforma che celebrasse la qualità, la varietà e l’accessibilità dei vini al bicchiere”.

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