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VISIONI DI TERRITORIO

Vino e fusioni: Collis Veneto Wine Group incorpora Cantina Sociale di Monteforte D’Alpone

Nasce un un nuovo colosso, soprattutto nel territorio del Soave, per 7.200 ettari vitati e 2.450 soci, con un fatturato da oltre 220 milioni di euro

Secondo molte analisi, per le aziende del vino italiano, crescere di dimensione è uno dei punti chiave per affrontare un futuro che, dalla vigna al mercato, chiederà sempre più risorse, massa critica e non solo. E’ in questo quadro che arriva una nuova operazione di rilievo, visto che il 21 novembre, “nell’assemblea generale del gruppo (ordinaria e straordinaria) la fusione per incorporazione di Cantina Sociale di Monteforte d’Alpone all’interno di Collis Veneto Wine Group”. Un’operazione che vede nascere, nel complesso, così un nuovo colosso soprattutto nel territorio del Soave, per 7.200 ettari vitati e 2.450 soci.
“La Cantina Sociale di Monteforte d’Alpone è una tra le realtà più radicate del panorama vitivinicolo veronese con oltre 70 anni di storia. Fondata nel 1952, rappresenta una delle principali strutture produttive nell’est veronese e riunisce 450 soci che coltivano 1.200 ettari di vigna in buona parte nella zona classica della denominazione Soave e del Valpolicella. La sua produzione annua è di 140.000 ettolitri di vino sfuso e oltre 4 milioni di bottiglie, con un fatturato 2024/2025 che supera i 17 milioni di euro, fatturato che porterà il bilancio aggregato del Gruppo Collis a superare i 220 milioni di euro”, spiega una nota. L’operazione, si legge ancora, era già stata anticipata in qualche modo nella scorsa estate, quando è stato affittato il ramo di azienda della Cantina Sociale di Monteforte da parte di Collis che così è entrato nella gestione diretta della produzione già a partire dalla vendemmia 2025.
“L’integrazione della Cantina di Monteforte rafforzerà il gruppo permettendo di affermarsi come leader anche nella produzione della Doc bianca a base di Garganega e darà vita a un hub di produzione premium nel cuore della viticoltura nazionale. Monteforte d’Alpone - spiega ancora Collis Veneto Wine Group - è il comune d’Italia con la percentuale maggiore di superficie agricola dedicata alla viticultura, con oltre il 95% del territorio agricolo coltivato a vite, di cui il 65% è rappresentato da Soave Classico. Qui la viticoltura è una tradizione antica, i ripidi terrazzamenti vitati portano la produzione ad essere a tratti definita “eroica” e a rappresentare l’eccellenza del vitigno, di grande interesse per il mercato sia in Italia sia all’estero”.
L’integrazione della Cantina di Monteforte apre così nuovi orizzonti per il Gruppo Collis, che già aveva produzione di Soave Doc ma non ancora Classico. “L’economia di scala derivante dall’operazione consentirà di rafforzare l’efficienza produttiva e valorizzare ulteriormente l’eccellenza enologica e vitivinicola del Gruppo, proseguendo nel percorso qualitativo che interessa gli areali vitati. Al contempo, crea le condizioni per sviluppare progetti innovativi e strategie mirate sui mercati nazionali e internazionali, consolidando Collis come punto di riferimento per l’eccellenza vitivinicola veneta”. Il nuovo ingresso nel gruppo rappresenta la terza operazione straordinaria per il gruppo negli ultimi tre anni. Nel giugno 2023 infatti, il gruppo aveva inglobato - attraverso una fusione inversa - le cantine sociali fondatrici Cantine dei Colli Berici e Cantina di Colognola ai Colli e le loro partecipate, divenendo una delle prime dieci società vitivinicole italiane e trasformandosi in cooperativa di primo livello, con un rafforzamento del legame diretto con i propri soci. Nel dicembre 2023 poi, il gruppo aveva dato vita a Collis Heritage attraverso una fusione per incorporazione tra Cantine Riondo e Sartori di Verona. “Quanto approvato adesso in assemblea rappresenta un nuovo importante traguardo nell’ambizioso percorso di crescita di Collis che non solo amplificherà gli ettari vitati e la dimensione volumetrica ma potrà valorizzare i prodotti di assoluta qualità all’interno del progetto di eccellenza enologica avviato negli ultimi anni”.
Intanto, il bilancio consolidato 2024/2025 vede un utile praticamente raddoppiato sull’anno precedente pari a 4,162 milioni di euro, nonostante l’anno complesso di tutto il settore vitivinicolo a livello globale, mentre il fatturato consolidato si conferma sopra i 200 milioni di euro. Ai soci conferenti sono stati riconosciuti complessivamente 60 milioni di euro per il raccolto della vendemmia, con un prezzo medio di 66 euro al quintale. L’assemblea ha confermato, inoltre, la governance con la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, che rimarranno in carica fino a fine luglio 2028. Confermato presidente del gruppo, Pietro Zambon, amministratore delegato Pierluigi Guarise. “L’operazione strategica approvata dall’assemblea generale rafforza le radici del nostro territorio e la capacità del Veneto di presentarsi al mondo con una voce unica, autorevole e fondata sulla qualità - ha dichiarato Pietro Zambon, presidente Collis Veneto Wine Group - la tradizione produttiva che da sempre condividiamo con la Cantina di Monteforte d’Alpone è un patrimonio che ci unisce e ci rende più forti, nel segno di un modello cooperativo che valorizza le persone, le competenze e i territori”. “Questa fusione rappresenta un passo strategico di crescita per il nostro gruppo” ha dichiarato Pierluigi Guarise, ad Collis Veneto Wine Group. “L’ingresso della Cantina di Monteforte d’Alpone non significa soltanto un incremento dimensionale, ma porta con sé un patrimonio di eccellenza produttiva e un nuovo stimolo a proseguire nel percorso di valorizzazione della qualità, in particolare nel territorio del Soave Classico. Monteforte e Collis uniscono le proprie eccellenze per costruire insieme un futuro ancora più solido per il vino veneto in Italia e nel mondo”. Collis Veneto Wine Group si presenta così in una nuova dimensione consolidata: 7.200 ettari vitati, 2.450 soci, rafforzandosi tra le prime 10 realtà vitivinicole d’Italia. In termini numerici, si tratta della più importante cantina cooperativa del Veneto che oggi si rafforza ulteriormente rappresentando le aree più vocate di Verona, Vicenza e Padova, 6 cantine e 4 centri di imbottigliamento, oltre a 36 wine shop a marchio Cantina Veneta in Italia. Il Gruppo Collis è nato nel 2008 e con sede a Monteforte d’Alpone (Verona), partecipa il 51% di Cielo e Terra 1908 Benefit Corp. e il 73,3% di Collis Heritage Spa (il cui 26,7% è partecipato dalla Famiglia Sartori, fondatrice della storica realtà vitivinicola della Valpolicella).

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