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LA TENDENZA

In un 2024 difficile, le bollicine resistono grazie ai giovani, e il Prosecco cresce

Analisi Iwsr in Usa, Francia e Uk. Gen Z e Millennials sempre più attratti: consumi anche in occasioni informali. Si conferma il calo dello Champagne
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I giovani amano le bollicine, anche in occasioni informali (ph: Facebook/Prosecco Doc)

I consumi cambiano, e cambiano anche i consumatori, e la tendenza strizza l’occhio sempre più a vini freschi e meno alcolici, che piacciono soprattutto ai più giovani. Come gli spumanti, un segmento che il tricolore Prosecco sembra presidiare con sempre maggiore autorevolezza e credibilità, a “dispetto” anche dello Champagne, nell’incertezza anche economica. E non solo, e soltanto, in Italia come racconta lo “Sparkling Wine Landscape Reports” 2025, realizzato da Iwsr (International Wine and Spirits Record), in riferimento ai mercati di Stati Uniti, Francia e Regno Unito (che per il vino spumante italiano valgono, insieme, il 48% del valore totale e il 48,6% del volume). A livello generale (prima di addentrarci nei dati Paese per Paese, ndr) l’indagine racconta che le bollicine, nonostante un 2024 difficile, nei tre Stati stanno riscontrando particolare appeal tra la Gen Z e i Millennials, che tendono a consumarle anche al di là delle “occasioni speciali”, ma anche in ambienti quotidiani e informali, erodendo, così, le quote del vino rosso e del vino bianco.
“Se questo schema si intensifica, il vino spumante può attrarre nuovi consumatori e aumentare la frequenza con cui i giovani lo acquistano - dice Luke Tegner, responsabile analisi Iwsr - la categoria sta diventando sempre più integrata nello stile di vita dei consumatori, poiché il comportamento continua a evolversi, influenzato da cambiamenti di atteggiamento verso la spesa, il benessere e le occasioni di consumo”.
Il Prosecco cresce soprattutto in Usa e Francia (meno in Uk dove sembra aver raggiunto il picco), mentre i prezzi più alti e la posizione premium dello Champagne ne limitano il potenziale di crescita (cala, infatti, in tutti e tre i mercati), mentre emergono, al contempo, segmenti più piccoli: lo sparkling aromatizzato negli Stati Uniti, il Crémant in Francia e l’english sparkling nel Regno Unito.
Negli Usa i volumi totali di vino spumante sono diminuiti del -2% nel 2024, con una crescita nel periodo 2019-2024 del +4%, e dopo un calo di consumatori tra il 2022 e il 2024, la quota è rimbalzata nel 2025, raggiungendo il 27% della popolazione, ben al di sopra dei livelli del 2019 (21%). Con il Prosecco che è stato uno dei vini più dinamici di questi 5 anni (e non solo), espandendosi in gran parte - spiegano i promotori del report - a scapito dello Champagne: +7% in volume nel quinquennio per il Prosecco e stabile lo Champagne, che nel solo 2024 è in calo del -5%.
A spiegare la dinamica, è Adam Rogers, direttore della ricerca in Nord America: “l’accessibilità e la gamma di prezzi sono vantaggi significativi per il Prosecco e i vini spumanti aromatizzati, mentre la posizione premium dello Champagne ne limita la crescita. Con l’incertezza economica che persiste e i consumatori che tagliano la spesa non essenziali, lo Champagne è più probabile che ne sia colpito”. Con un riflesso anche sulle abitudini dei consumatori: lo spumante rimane associato a celebrazioni per tutte le fasce d’età, ma i giovani lo bevono anche in occasioni meno formali.
E così come negli Usa anche in Francia, il vino spumante sta superando il vino fermo, seppur in entrambi in calo, nella crescita 2019-2024 (rispettivamente -1% e -6%), e anche Oltralpe il consumatore medio del segmento sta diventando più giovane. Qui il Prosecco registra una incremento in volume del +12% nel 2024, per una crescita del +17% nel quinquennio, con volumi in aumento del +11% anche nella prima metà 2025. E mentre il Crémant d’Alsace sta emergendo come principale competitor della bollicina italiana (in generale, viene osservato, il Crémant continua ad espandersi, con volumi in aumento del +6% nel 2024 e una crescita del +3% tra il 2019 e il 2024), lo Champagne registra una flessione anche nel mercato interno: volumi giù del -7% nel 2024, con tutte le fasce di prezzo in calo, e del -5% nella prima metà 2025, con una crescita che dice -4% tra il 2019 e il 2024. “Sebbene lo Champagne continui a dominare in termini di prestigio e status, la sua immagine tra i consumatori si è deteriorata per quanto riguarda la percezione di edonismo e rapporto qualità/prezzo - spiega Arthur Derail, analista senior Iwsr - nel frattempo, il mercato complessivo del vino spumante in Francia sembra essere spinto dai consumatori più giovani che mostrano anche una frequenza di consumo più elevata rispetto agli anziani, con alcune denominazioni (Limoux, Saumur, Crémant de Bordeaux e Crémant de Loire) che si muovono particolarmente bene. Puntare ai giovani è quindi un’opportunità chiave di crescita”.
Lo stesso vale per il Regno Unito dove Gen Z e Millennials rappresentano una quota crescente dei consumi di spumante, categoria che, nonostante le continue pressioni economiche presenti in Uk, si mantiene, comunque, più in salute dei vini fermi: se gli spumanti perdono il -1% in volume nel 2024 con una crescita stabile tra 2019 e 2024, rossi e bianchi perdono -2% in volume nel 2024 e tra 2019 e 2024 il -3% nella crescita. A differenza degli Stati Uniti e della Francia, in effetti, in Uk il Prosecco sembra aver raggiunto il picco: i volumi sono rimasti stabili nel 2024 e la crescita è diminuita del -1% tra il 2019 e il 2024. Va comunque peggio allo Champagne con i volumi giù del -4% nel 2024. “Mentre le fasce di prezzo premium sono diminuite di volume, soprattutto dal 2023, lo Champagne a prezzo standard è cresciuto, evidenziando come le pressioni economiche stiano portando gli acquirenti a fare down-trade”, spiega Patrick Fisher, analista senior Iwsr. Nel frattempo, le principali categorie di crescita sono l’english sparkling (che continua a rafforzare la sua reputazione per qualità e gusto, soprattutto nella Gen Z) e, anche Oltremanica, il Crémant. “Il vino spumante nel Regno Unito rimane resiliente in un clima di pressione economica, sostenuto dalla popolarità di cocktail e spritz - conclude Fisher - i consumatori più giovani sono più propensi a provare nuovi prodotti e sono stati centrali nell’aumento del consumo di cocktail dal 2024, in particolare quelli a base di sparkling”.

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