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VINO E MERCATO

Fine wines, continua il recupero (lento) degli indici principali del Liv-Ex

Novembre 2025 è ancora un mese in crescita, il terzo consecutivo, per il Liv-Ex 100 e il Liv-Ex 1000, che riducono i passivi da inizio anno
100% SANGIOVESE, BAROLO, BRUNO GIACOSA, COLLEZIONISMO, FINE WINES, GRUPPO FRESCOBALDI, INVESTIMENTI, LIV-EX, LIV-EX 100, LIV-EX 1000, MARCHESI ANTINORI, MERCATO, ORNELLAIA, SOLDERA CASE BASSE, TIGNANELLO, Mondo
I vini italiani più performanti del Liv-Ex a novembre 2025

Sono piccoli, ma costanti, e per questo incoraggianti, i segnali positivi sul mercato secondario dei fine wines, monitorato dalla piattaforma Liv-Ex, che è un po’ il termometro dell’andamento dei grandi vini da collezione del mondo. E che, dopo tanti mesi consecutivi di calo, con i dati di novembre 2025, consolida, invece, la piccola inversione di tendenza registrata a partire dallo scorso settembre.
Guardando agli indici, segna +0,9% mese su mese il Liv-Ex 100
(indice di cui fanno parte per l’Italia, dopo l’ultimo aggiornamento, il Barolo 2019 di Bartolo Mascarello, il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2017 di Bruno Giacosa, il Barolo Monfortino Riserva 2014 e 2015 di Giacomo Conterno, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Biondi-Santi, il Barbaresco 2019 di Gaia, il Sassicaia 2019, 2020 e 2021 della Tenuta San Guido, il Solaia 2021 ed il Tignanello 2020 e 2021 di Marchesi Antinori, e l’Ornellaia 2021 ed il Masseto 2020 e 2021 del Gruppo Frescobaldi, ed il 100% Sangiovese Toscana Igt 2019 di Soldera Case Basse), che assottiglia ancora di più il segno negativo da inizio anno, fissandolo al -2,8%.
E rosicchia un altro +0,4% mese su mese il più ampio degli indici, il Liv-Ex 1000, che riduce il passivo da inizio 2025 a -4,5%,
spinto nell’ultima tornata soprattutto dal +1,1% a novembre su ottobre del Burgundy 150, che fa +1,1% e porta il passivo da inizio anno a -4,4%. Sostanzialmente invariato, invece, l’Italy 100, che mette a segno un -0,1% mese su mese, e -1,8% da inizio anno, per l’indice di cui fanno parte il Barolo di Bartolo Mascarello di tutte le annate dalla 2011 alla 2020, così come del Barbaresco di Gaja, il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, annate 2001, 2002, 2004, 2005, 2006, 2008, 2010, 2013, 2014 e 2015, il Barolo Le Rocche del Falletto Riserva di Bruno Giacosa 2000, 2001, 2004, 2007, 2008, 2011, 2012, 2014, 2016 e 2017, e, ancora, tutte le annate dalla 2012 alla 2021 del Sassicaia della Tenuta San Guido, di Solaia e Tignanello di Marchesi Antinori, e di Ornellaia e Masseto del Gruppo Frescobaldi, oltre che il 100% Sangiovese Toscana Igt di Soldera Case Basse delle annate dalla 2009 alla 2019 (ad esclusione della 2010).
Guardando, inoltre, ai singoli vini più performanti da inizio anno, nel Liv-Ex 100 i migliori italiani, ed unici due tra i primi 10, sono l’Ornellaia 2021, gioiello bolgherese del Gruppo Frescobaldi, e il Tignanello 2020, tra i vini simbolo di Antinori. Mentre nel più ampio Liv-Ex 1000, il migliore in assoluto di tutti i 1.000 vini dell’indice, è il Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva di Bruno Giacosa, che fa +59,7% da inizio anno, accompagnato, in “Top 10”, dal 100% Sangiovese 2018 di Soldera Case Basse, a +23,7%.
Piccole variazioni in generale, dunque, che non possono certo definirsi come un vero e proprio “rimbalzo”, ma che fanno sperare in una ripresa del mercato del vino, almeno nell’altissimo di gamma, che in ogni caso sarà, a detta di molti, lenta e non lineare. Ma che è, comunque, meglio del trend di caduta libera registrato negli ultimi mesi.

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