Per il comparto del vino e degli spirits, alla fine di un 2025 complicatissimo, arriva, almeno, una buona notizia: come atteso già da fine settembre, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, riunita in Assemblea generale a New York, ha approvato la “Risoluzione sulle malattie non trasmissibili e sulla salute mentale”, in cui si riconosce la distinzione tra consumo e abuso. Pur suggerendo agli Stati, in base alle loro specificità, di valutare misure come aumento delle imposte o altro, su alcol e tabacco, per esempio, se utile a centrare i vari obiettivi relativi alla salute pubblica, con orizzonte al 2030 e oltre. In ogni caso, una distinzione importante, quella tra consumo moderato e consapevole, e abuso, a cui avevano plaudito le organizzazioni di categoria del Belpaese, e sulla quale, oggi, torna la Federvini, che “esprime il proprio apprezzamento per l’approvazione della Dichiarazione politica sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili (Ncds) e la promozione della salute mentale e del benessere arrivata nella cornice della riunione plenaria n. 63 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite dopo l’ampia discussione avvenuta lo scorso 25 settembre in occasione della Quarta riunione ad alto livello dell’Assemblea generale dell’Onu”.
La Dichiarazione politica ora adottata, sottolinea Federvini, riconferma il principio di harmful use of alcohol, distinguendo chiaramente l’abuso dal consumo moderato. “Anche nei passaggi dedicati a possibili interventi in materia di pubblicità, accessibilità dei prodotti e fiscalità, il testo mantiene un approccio bilanciato, in linea con la Dichiarazione del 2018 nel linguaggio e nei contenuti”.
Un buon risultato, raggiunto, sottolinea Federvini, anche grazie “all’impegno costante e alla competenza con cui il Governo italiano, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la nostra diplomazia hanno operato lungo tutto il percorso negoziale, contribuendo a un risultato che tutela lo stile mediterraneo, riflettendo un approccio equilibrato, in linea con le consuetudini nazionali”. “
Grazie all’impegno del Governo e della diplomazia italiana, l’Italia si è affermata come voce autorevole nel promuovere equilibrio e buon senso in un dibattito internazionale di grande rilievo - ha dichiarato il presidente Federvini Giacomo Ponti - il risultato raggiunto a New York non è soltanto un successo negoziale, ma un riconoscimento della necessità di distinguere con chiarezza tra abuso e consumo moderato”.
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