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CULTURA

A Capalbio, in Maremma, 7 opere per 7 cantine, in un percorso en plein air che coniuga arte & vino

La rassegna, promossa dall’associazione culturale Il Frantoio, crea connessioni inedite tra autori contemporanei e realtà vitivinicole 

Dall’installazione in memoria dei migranti firmata Angelo Marotta per la cantina La Vigna sul Mare, all’opera di land art di Antonio Barbieri nell’azienda Roberto Lombardi; dall’intervento site specific di Amedeo Desideri a Tenuta Monteti, alla grande fotografia di Marcello Serra a Tenuta Montauto; dall’installazione di uncinetto su ulivo di Accademia di Aracne all’Agricola Il Ponte, all’etichetta d’artista di Davide Dormino per Monteverro, allo scatto di Vincenzo Marsiglia per Cantina Il Cerchio. Sono le sette opere, ospitate da sette cantine, che compongono il percorso di “Arte & Vino” 2023, edizione n. 10, la rassegna promossa dall’associazione culturale Il Frantoio e curata da Maria Concetta Monaci e Davide Sarchioni, volta a coniugare l’eccellenza delle realtà vitivinicole di Capalbio, nel cuore della Maremma, con l’arte contemporanea, creando connessioni inedite e sorprendenti. Fino all’8 dicembre (previo contatto diretto con le cantine) sarà possibile intraprendere un affascinante percorso esperienziale alla scoperta dei vini e dei vigneti, delle bellezze naturali e paesaggistiche e delle nuove opere - molte delle quali concepite ad hoc - in un territorio già famoso a livello internazionale non solo per la produzione vitivinicola d’eccellenza, ma anche perché ospita il capolavoro di Niki de Saint Phalle, il Giardino dei Tarocchi. Qui la grande artista internazionale ha rappresentato le 22 Carte dei Tarocchi (Gli Arcani Maggiori) in ciclopiche sculture, alte fino a 15 metri, ricoperte di mosaici in specchio, vetro pregiato e ceramiche.
“Arte & Vino” si pone l’obiettivo di offrire nuove opportunità di crescita culturale per il territorio e per le nuove generazioni, nelle arti visive contemporanee. Gli artisti di questa edizione sono diversi ed eterogenei: come il giovane Amedeo Desideri, che continua a sperimentare il concetto a lui caro di “esplosione”, ripresentandolo con “Something to say”, un coraggioso intervento site specific sulle monumentali pietre, che sono simboli della Tenuta Monteti. Antonio Barbieri osserva il paesaggio con lo sguardo rivolto all’analisi delle forme naturali, e nel suo progetto site specific presso l’azienda Roberto Lombardi analizza la perfezione delle forme naturali: grazie all’impiego di sofisticati sensori e algoritmi generativi pone l’attenzione sull’ubicazione delle sughere che sono state disposte nell’ambiente seguendo la successione di Fibonacci, che l’artista riproduce come una sorta di “spirale aurea” di grandi dimensioni, utilizzando una fettuccia di recupero dalle caratteristiche fotoluminescenti, in un grande intervento di land art visibile anche nelle ore notturne. Il tema della natura, della sua bellezza e potenza è affrontato anche dal noto fotografo Marcello Serra , con la grande foto di un albero nudo sospesa nella Tenuta Montauto in un modo unico, spettacolare e inaspettato. La cantina Il Cerchio ospita la grande riproduzione di uno scatto eseguito da Vincenzo Marsiglia, scelto fra quelli realizzati dall’artista durante la propria “esperienza di paesaggio” vissuta nel borgo e nelle campagne di Capalbio, indossando il visore a realtà mista e aumentata HoloLens 2, parte del progetto “Map (Star) The World. Capalbio serie”. L’installazione di Angelo Marotta presso La Vigna sul Mare è una piccola imbarcazione da pesca ridotta in brandelli, che, oltre a ricordare l’emergenza legata ai sempre troppo numerosi sbarchi di profughi sulle nostre coste, diventa la metafora più autentica di un viaggio esistenziale nel mare della vita. Il percorso tra le cantine non può mancare di soffermarsi all’Agricola Il Ponte, con iconico lavoro “Vive l’amour”, realizzato nel 2021 da Accademia di Aracne: un ulivo secolare, ricoperto da forme esuberanti e colorate, ognuna con un significato specifico, realizzate all’uncinetto e cucite a ricoprirne tronco e rami. La cantina Monteverro, ormai da tre edizioni, commissiona agli artisti di “Arte & Vino” l’etichetta che accompagna i due suoi vini più giovani. L’ultima etichetta d’artista presentata quest’anno è stata disegnata da Davide Dormino, ispirata all’opera “Apollo resisti”, poi ribattezzata “La porta di Apollo”, realizzata nel 2021 di fronte ai vigneti di Monteverro.

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