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RICONOSCIMENTI

A Matteo Lunelli ed Ettore Prandini il Premio Guido Carli 2023

Tra le 14 personalità che si sono distinte per il loro impegno sociale ed imprenditoriale ci sono anche l’ad di Ferrari ed il presidente Coldiretti
AGRICOLTURA, Coldiretti, ETTORE PRANDINI, FERRARI TRENTO, IMPRENDITORIA, MATTEO LUNELLI, PREMIO GUIDO CARLI, vino, Italia
Il Premio Carli 2023: ecco tutti i premiati

Ci sono anche due protagonisti del vino e dell’agricoltura italiana, come Matteo Lunelli, presidente e ad Ferrari Trento e ad Gruppo Lunelli, oltre che presidente della Fondazione Altagamma, ed Ettore Prandini, presidente Coldiretti, tra le quattordici personalità italiane insignite del Premio Guido Carli 2023, consegnato, nei giorni scorsi, nella cornice del Teatro dell’Opera, a Roma, dalla Fondazione Guido Carli - dedicata all’ex governatore di Bankitalia ed ex Ministro del Tesoro - ed assegnato ogni anno alle personalità che si sono distinte per il loro impegno sociale, i successi in campo imprenditoriale, oltre che per aver portato lustro al talento e alla genialità italiana nel mondo.

Insieme a Matteo Lunelli e ad Ettore Prandini, la giuria, presieduta da Romana Liuzzo, nipote di Guido Carli e ideatrice del Premio, e Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione, e composta da altri grandi nomi dell’imprenditoria e della comunicazione italiana, ha premiato anche Lamberto Giannini, capo della Polizia (Premio Speciale), il giornalista Clemente Mimun (Premio alla Carriera), l’attore Pierfrancesco Favino (Premio Cinema), Roberto Facchinetti (Premio Musica), Francesca Bellettini, presidente e Ceo di Yves Saint Laurent, Sofia Goggia, campionessa di sci, e ancora Lucia Aleotti, Mariella Enoc, Claudia Parzani, Mario Moretti Polegato, Alessandra Ricci e Antonio Ricci.

“Il Premio Guido Carli è una festa dell’eccellenza italiana - ha commentato Romana Liuzzo, presidente Fondazione Guido Carli - e un inno al merito, che Carli chiedeva di coltivare e liberare. La sua testimonianza, la sua battaglia contro i lacci e i lacciuoli che impediscono ai giovani di emergere, è ancora viva. Abbiamo scelto di celebrarla portando sul palco le donne e gli uomini che in ogni ambito, dall’economia all’arte, dal cinema allo sport e, per la prima volta, anche alla musica, fanno grande l’Italia nel mondo, conservando solide le radici e l’impegno per il nostro Paese. Attraverso i loro successi, rendiamo omaggio all’eredità morale e culturale di mio nonno e alla sua speranza in un futuro dove sviluppo e solidarietà, crescita e attenzione agli ultimi, vadano di pari passo”.

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