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TURISMO ENOGASTRONOMICO

A Pasqua 11,3 milioni di Italiani in vacanza, per un giro d’affari da 4,9 miliardi di euro

Tra degustazioni, tradizioni culinarie ed i loro territori, l’enogastronomia si conferma tra le principali motivazioni di viaggio, per Federalberghi

La gastronomia è uno degli elementi più affascinanti e potenti per attrarre turisti, diventato un vero e proprio motore del turismo. Si tratta di un settore in cui cultura, tradizione e innovazione si intrecciano, offrendo esperienze memorabili ai viaggiatori. La cucina di una regione non è solo cibo: è un riflesso della storia, delle persone e del territorio. Il turismo enogastronomico permette ai visitatori di immergersi in queste storie, scoprendo l’identità di un luogo attraverso i sapori. Eventi enogastronomici come degustazioni di vini, di prodotti tipici, tour nei vigneti e corsi di cucina sono diventati attrazioni imperdibili tanto da essere tra le attività principali che gli italiani svolgeranno anche per il ponte di Pasqua (39,7%), oltre a passeggiate (76,6%), relax (48,6%) e attività sportive (8,3%). Secondo un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, saranno, infatti, 11,3 milioni i connazionali che si metteranno in viaggio, tra i quali 2,7 milioni pronti a godersi una vacanza prolungata di almeno 6 giorni, grazie alla sequenza delle festività del 25 aprile e del Primo Maggio, che quest’anno cadranno proprio a ridosso della Pasqua, per un giro d’affari che si attesterà sui 4,9 miliardi di euro con una spesa media pro capite di 438 euro.
Il picco delle partenze è previsto per il Venerdì Santo, quando ben 5 milioni di italiani daranno il via al loro periodo di festa, con le sue tradizioni anche a tavola come la colomba pasquale. L’Italia, come sempre, resta la meta privilegiata per l’88% degli intervistati, anche se la possibilità di un “ponte” allungato spinge il 12% dei viaggiatori verso destinazioni internazionali. In particolare, secondo Federalberghi, le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (34,9%), la montagna (23,9%), le località d’arte (18,5%) e, a seguire, i laghi (5,5%) e le località termali (1,3%). Per coloro che, invece, si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con i ponti primaverili, vincono le grandi capitali europee (76,6%), seguite da quelle extraeuropee (13,2%), dal viaggio in crociera (5,7%) e dalle località marine (4,5%). La motivazione principale per la scelta della destinazione sono le bellezze naturali del luogo (38,3%), mentre il 37,3% degli italiani approfitterà di questa occasione per raggiungere la propria famiglia. Altri motivi che orientano la scelta della vacanza sono la facilità di raggiungimento (35,4%) e la motivazione religiosa (20,1%).
Per chi rimane in Italia la formula di ospitalità più usata sarà il soggiorno a casa di parenti o amici (42,4%) a orientare il grosso delle scelte, ma anche la soluzione dell’hotel registrerà un incremento, confermando la sua solidità tra le preferenze dei viaggiatori.
A causa dell’amento dei prezzi di questo periodo, quasi la metà dei vacanzieri (41,6%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza con gran parte della spesa destinata ai pasti (32,2%) e al viaggio (23,5%). L’alloggio assorbe, invece, il 17,5% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 12,6%.
“Le scelte degli italiani per le festività pasquali rappresentano un banco di prova cruciale per il nostro settore, in vista della stagione estiva che sta per iniziare. È interessante notare come la puntualità nelle prenotazioni sia tornata a crescere, dopo il rallentamento causato dalla pandemia. Questo trend positivo è un segnale di ottimismo per l’intero comparto. La Pasqua 2025 segna, dunque - commenta Bernabò Bocca, presidente Federalberghi - una netta ripresa rispetto al calo di presenze registrato durante il “trimestre bianco”, il periodo invernale legato alle vacanze sulla neve. Questi dati ci restituiscono fiducia e ci fanno guardare con maggiore ottimismo al futuro. Tuttavia - aggiunge Bocca - non possiamo ignorare l’incertezza legata all’aumento del costo della vita, che continua a influenzare le scelte dei viaggiatori. Per tre vacanzieri su quattro, infatti, la gestione delle spese è stata una variabile decisiva, portando molti a ridurre la durata del soggiorno o a limitare altre voci di spesa. Tuttavia, queste informazioni ci danno speranza, soprattutto per la stagione estiva che si avvicina. Siamo pronti a raccogliere la sfida e affrontare con determinazione la stagione alta, puntando su una competitività rinnovata”, conclude Bocca.

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