Gli amanti del miele devono stare all’erta: proprio quando tutto sembrava pronto per solleticare il palato e gustare il “miele vergine integrale” Stg (Specialità Tradizionale Garantita), potrebbe arrivare un nuovo stop dall’Unione Europea. Così il lavoro di 55 miliardi di api “tricolori” rischia di non ottenere il meritato riconoscimento da Bruxelles. A darne notizia è il presidente dell’Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani, Francesco Panella, che, d’intesa con Legambiente, ha lanciato un Manifesto del Miele, importante momento della campagna di sollecitazione per il riconoscimento della “Specialità Tradizionale Garantita” (adesioni su www.legambiente.com).
A sostegno degli apicoltori italiani sono già scesi in campo personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’ecologia: dal premio Nobel Dario Fo al giornalista Maurizio Costanzo, dal presidente Slow Food Carlo Petrini all’attrice Franca Rame, dal presidente di Legambiente Ermete Realacci al presidente del Comitato di Bioetica Giovanni Berlinguer, da Lucio Cavazzoni, presidente del Conaapi (il più importante consorzio di apicoltori) all’entomologo e parlamentare europeo Giorgio Celli, ed ancora tante migliaia di semplici cittadini.
Le strategie d’azione per portare a buon fine questa difficile battaglia, fondamentale per il futuro dell’apicoltura italiana, saranno messe a punto a Zafferana Etnea, in Sicilia, una delle capitali del miele d’Italia, dal 12 al 16 febbraio, al convegno annuale degli apicoltori professionisti.
Api e miele a Zafferana Etnea
Zafferana Etnea è fra i maggiori produttori di miele in campo nazionale. Nella cittadina siciliana esistono oltre 800 apicoltori (più del 10% della popolazione residente), con una produzione media di 150 tonnellate all’anno di miele (1,5% del prodotto nazionale). Le principali varietà di miele prodotto sono quello di zagara (agrumi), arancia, eucalipto, millefiori, timo, sulla, fico d’India, castagno e acacia. Ricca anche la produzione di pappa reale e polline. Il miele è un ingrediente indispensabile di molti dolci tipici della zona, dai celebri torroncini, alla cubbaita, ai mostaccioli e alle zeppole.
Zafferana Etnea, una delle capitali del miele d’Italia
Posto sull’Etna, a 600 metri sul livello del mare, Zafferana Etnea è uno dei comuni più alti della provincia di Catania, per questo meta di tanti villeggianti nel periodo estivo. Ma la cittadina etnea ha le potenzialità per attirare un grande flusso di visitatori in tutto l’anno: villeggianti ed appassionati di avvenimenti culturali in estate, amanti della natura nelle stagioni intermedie, sciatori in inverno. Gli impianti di risalita dell’Etna nord ricadono, infatti, nel territorio di Zafferana. Il comune (sugli 8.000 abitanti) fu costituito nel 1826, ma l’antico sito cominciò a svilupparsi alcuni secoli prima attorno al Priorato di S.Giacomo, costituito nel 1387 per l’amministrazione del territorio circostante. Apprezzata per il suo clima e per i suoi paesaggi, conserva quasi intatti territori di grande interesse naturalistico: il territorio comunale di Zafferana è sicuramente uno dei più vasti fra quelli del Parco dell’Etna. Fervente l’attività culturale: fiore all'occhiello è il premio “Vitaliano Brancati”, intitolato al celebre scrittore che qui soggiornava spesso. Istituito nel 1967, si svolge nel mese di settembre richiamando intellettuali di fama internazionale. I week-end del mese di ottobre sono tutti dedicati alla “Festa d’autunno - Ottobrata”, una grande mostr mercato all’aria aperta dei prodotti tipici della zona, in particolare del miele.
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