Vino: “Mr La Perla” cresce a Montalcino, Peter Kern compra Lo Scalone … Dopo Il Palazzone ed Albatreti nuova acquisizione nella terra del Brunello… Crescere a piccoli passi, tra business e passione per il vino, in uno dei territori più prestigiosi d’Italia, Montalcino, terra del Brunello, costruendo un piccolo regno di assoluto pregio, valorizzato dal fatto di essere in un corpo unico, “annettendo” via via aziende e terreni confinanti: è la strada intrapresa da Peter Kern, vice chairman e ceo Expedia Group, leader mondiale nel settore dei viaggi online (i cui siti web includono anche CarRentals.com, HomeAway, Hotels.com, Hotwire.com, Orbitz, Travelocity, Trivago e Vrbo), che pochi giorni fa è salito alla ribalta per aver acquisito, e di fatto “salvato”, il marchio di lingerie di lusso La Perla, aggiudicandosi sia il brand dalla società britannica La Perla Global Management Uk, in liquidazione giudiziale in Italia e in liquidazione nel Regno Unito, che il sito produttivo, di proprietà dell’azienda bolognese La Perla Manufacturing, in amministrazione straordinaria, con un investimento di 25 milioni di euro, con 210 posti di lavoro, e promettendo 40 nuove assunzioni. Una passione non nuova, quella per il made in Italy, visto che Peter Kern, con la moglie Kirsten (che guida direttamente le tenute a Montalcino), nel 2023, aveva già investito a Montalcino, acquisendo, a distanza di pochi mesi, prima Il Palazzone, tenuta gioiello con 7 ettari vitati (alle Due Porte, uno dei punti più alti della collina, ed a Castelnuovo dell’Abate, a pochi passi dalla millenaria Abbazia di Sant’Antimo), e poi i vigneti ed il podere della confinante Albatreti (azienda con 5 ettari di vigna, di cui 1,7 a Brunello di Montalcino, 1 a Rosso ed il resto a Sant’Antimo). E ora, apprende WineNews, arriva un altro investimento, con la confinante, ancora una volta, Lo Scalone, azienda con 8,5 ettari di terreno complessivi, di cui circa mezzo ettaro vitato a Brunello e 1,5 a Rosso di Montalcino, ed il resto ad oliveto, seminativi e bosco, che consolida ancora di più il piccolo regno enoico, impreziosito dall’essere di fatto un corpo unico, di Peter e Kirsten Kern. Che, dopo aver collezionato grande vino per oltre 30 anni, come si legge sul sito de Il Palazzone, continuano ad investire nel “loro sogno di produrre vino a Montalcino”, condividendo questa passione ed il “profondo desiderio nel contribuire e sostenere la lunga eredità del Brunello”. A curare l’affare, ancora una volta, è stato lo Studio Linguanti dell’avvocato Giulio Linguanti, specializzato in diritto commerciale internazionale ed in “mergers & acquisitions”.
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