Per conoscere il nome del miglior sommelier del mondo si dovrà attendere il risultato dell’“A.S.I. Best Sommelier of the World”, il concorso internazionale che da 50 anni incorona il più preparato tra gli assaggiatori (nel 2013 fu la volta dell’italo-svizzero Paolo Basso), di scena ad Anversa, in Belgio, dall’11 al 15 marzo 2019, dove a confrontarsi saranno 65 sommelier da 62 Paesi diversi, ma al di là della competizione c’è un’altra interessante sfida. Si chiama “Taste the Difference”, una degustazione unica e sperimentale, nel corso della quale ai partecipanti verranno presentati gli stessi vini, imbottigliati lo stesso giorno e nelle stesse condizioni ma chiusi con differenti chiusure della Nomacorc Green Line. L’obiettivo dell’esperimento non è quello di provare che una chiusura è migliore di un’altra, ma di evidenziare l’importanza della chiusura stessa e del suo differente livello di permeabilità all’ossigeno e acquisire nuove esperienze, incoraggiando le persone a ... provare la differenza.
“I sommelier - spiega Vinventions, che ha ideato la degustazione - sono degli importanti protagonisti dell’industria del vino e la loro fiducia nelle nostre chiusure è per noi molto importante. Sono i guardiani della cerimonia di apertura di una bottiglia di vino e con il loro lavoro raccontano la storia di un vino, di cui la chiusura è un capitolo importante. Il nostro obiettivo è quello di contribuire alla crescita di questa industria fornendo chiusure sostenibili e dalle alte performance, che garantiscano una qualità costante dei vini e la massima soddisfazione per il produttore e per chi aprirà quella bottiglia”.
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