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GUERRA

Anche la Barbera d’Asti si unisce alla gara di solidarietà per il popolo ucraino

Il 12 maggio, ad Asti, di scena l’“Asta della Barbera d’Asti”: 500 bottiglie di vecchie annate e il ricavato interamente devoluto alla Croce Verde
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L’asta della Barbera in favore della popolazione ucraina

Non si ferma la corsa del vino italiano alla solidarietà al popolo ucraino, arrivato al 71esimo giorno di resistenza all’invasione russa. Dopo i 100.000 euro raccolti a Vinitaly tra le degustazioni Vinitaly by Veronafiere e l’asta charity “Vini per la Pace” firmata dal Consorzio del Brunello di Montalcino, del Chianti Classico e di Bolgheri (euro 22.500 euro), devoluti alla Caritas Italiana a sostegno dei profughi, anche il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha deciso di fare la sua parte. Organizzando un’“Asta della Barbera d’Asti”, il 12 maggio, ad Asti, con un ospite d’onore d’eccezione, il Console Onorario di Ucraina Dario Arrigotti.

Sotto il martello (con un banditore d’eccezione come il giornalista enogastronomico Edoardo Raspelli), 500 bottiglie di vecchie annate di pregio delle più importanti cantine del Monferrato, per una base d’asta di 5.000 euro, con il ricavato che sarà interamente devoluto alla Croce Verde di Asti.

“Quando abbiamo incominciato ad organizzare questo evento, speravo che per il giorno in cui l’asta sarebbe stata battuta avremmo potuto dire che raccoglievamo questi soldi per aiutare la ricostruzione dell’Ucraina. Lo spero ancora, ovviamente, ma, in primis, voglio che questo evento sia il simbolo di un abbraccio e di una mano tesa che, dal Monferrato, parte dritta verso Kiev e non solo. Il vino è unione e convivialità e, nella sua semplicità, deve riportare a noi valori semplici, di comunione, quelli tipici e propri delle comunità contadine in cui affondiamo le radici. Valori che oggi il mondo ha bisogno di ritrovare”, commenta il presidente del Consorzio Barbera d’Asti, Filippo Mobrici.

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