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IL DATO

Anche la Spagna entra nella stagione della vendemmia, le prime stime dicono +20% sul 2023

La previsione di Cooperativas Agro-alimentarias de España: si raggiungeranno i 39,7 milioni di ettolitri, ma il raccolto sarà inferiore alla media
CASTILLA-LA MANCHA, ESTREMADURA, ITALIA, SPAGNA, UVA, VENDEMMIA, VOLUME, Mondo
Un vigneto spagnolo

Mentre i primi grappoli di uva italiana sono già nel paniere per un via alla vendemmia che è stato dato dalla Sicilia, anche gli altri “player” del Vecchio Continente stanno pensando ad affrontare uno dei momenti più importanti dell’anno, quello della raccolta. Così è anche in Spagna, secondo Paese esportatore di vino in volume (oltre 2 miliardi di litri esportati nel 2023), dietro soltanto all’Italia, che si prepara ad un’annata più ricca sulla precedente ma, comunque, distante dagli anni migliori, a livello quantitativo, e con zone che restano in sofferenza. Ovviamente, è bene sempre ribadirlo, siamo soltanto alla fase delle stime, i prossimi mesi ci diranno lo stato dell’arte del raccolto 2024, decisamente atteso in Spagna come altrove. Intanto, però, il Consiglio Vitivinicolo di Cooperativas Agro-Alimentarias de España ha stimato che il raccolto raggiungerà i 39,7 milioni di ettolitri, +20% sullo scorso anno. Decisiva, nella previsione, l’aumento della produzione in Castilla-La Mancha ed Estremadura. Si tratta di una prima stima poiché, come dicono anche i rappresentanti del settore, la produzione finale dipenderà dall’evoluzione del tempo, anche se tutto fa pensare a un raccolto inferiore alla media in Spagna.
Per le scorte, secondo i dati aggiornati al 31 maggio 2024, sono -14,5% nel vino e -38,3% in meno nel mosto sull’anno precedente. Dati che suggeriscono come all’inizio della vendemmia, l’1 agosto (ma si è già iniziato a raccogliere, ndr), le scorte disponibili saranno ben al di sotto della media delle vendemmie recenti.
La regione Castilla-La Mancha prevede un raccolto superiore del 33% sullo scorso anno, e, quindi, un raccolto quantitativamente medio, in cui risalta l’assenza di malattie e parassiti, e che favorirà la qualità delle uve. L’Estremadura ha un buono stato vegetativo e prevede una produzione di 3,4 milioni di ettolitri, grazie alle piogge che hanno permesso alle viti, stremate dalla siccità degli anni precedenti, di riprendersi un po’, ma ancora non del tutto, senza dimenticare i problemi specifici arrivati con la zanzara verde che ha colpito il vitigno della varietà pardina. In Catalogna la situazione è molto irregolare a seconda dei territori. La mancanza di pioggia ha colpito gravemente Priorat, Terra Alta e altre regioni di Tarragona. Le piogge primaverili salveranno i vigneti di Camp de Tarragona e Penedès, ma la vendemmia è in salita. Viene stimata una riduzione delle uve di oltre il 35% sul raccolto “normale”. In Castilla y León le previsioni sono inferiori sul 2023 a causa delle gelate invernali e delle abbondanti piogge e temporali che si sono verificati a Bierzo, Cigales, Rueda e Ribera del Duero. Il vigneto de La Rioja presenta uno stato vegetativo spettacolare, con piante che si sono riprese dopo due anni di stress idrico dovuto al caldo e alla siccità. A Valencia, la mancanza di precipitazioni suggerisce un raccolto basso, simile a quello 2023. L’Andalusia, invece, presenta un ottimo stato sanitario dei vigneti in tutte le zone e la vendemmia delle varietà precoci è già iniziata a Montilla-Moriles, essendo la prima vendemmia nell’Europa continentale. I vigneti di Huelva e Málaga si aspettano un raccolto simile o inferiore sul 2023, la zona di Jerez del 20-25% in più e Córdoba del 10-15% superiore alla campagna precedente. In Aragona il vigneto è stato colpito a seconda della distribuzione delle viti, il che ha causato una certa incidenza di malattie e problemi di allegagione in alcune delle varietà Garnacha; la siccità, poi, ha colpito ancora una volta alcuni appezzamenti. Nelle Rías Baixas e Valdeorras, l’instabilità meteorologica ritarderà l’inizio della raccolta sullo scorso anno e si prevede un raccolto inferiore, mentre a Ribeiro, Ribeira Sacra e Monterrei la vendemmia è stimata del livello di quella precedente. In Galizia, comunque, le uve sono in buono stato sanitario. A Murcia, la mancanza di pioggia ha frenato le zone aride portando alla metà del già scarso raccolto 2023. Le viti si stanno seccando e la conseguenza è l’abbandono dei viticoltori di Jumilla, Yecla e Bullas che si trovano senza alternative di prodotti da coltivare. Nelle Isole Canarie il germogliamento si è sviluppato in modo irregolare, dando origine a periodi di maturazione diversi, Gran Canaria ha iniziato la raccolta a giugno con la varietà vulcanica Malvasía.
Un panorama, quindi, che cambia da zona in zona, con le prossime settimane che ci diranno di più anche sull’aspetto qualitativo della vendemmia spagnola.

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