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Andare a vedere di persona a Roma i luoghi cult de “La grande bellezza” dal Gianicolo all’Aventino? “Un ottimo pretesto per magnà e beve dove meglio si crede”: parola di Laura Mancini, scrittrice romana, autrice di una divertente guida della capitale

Italia
A Spasso per Roma, alla ricerca del buon cibo

Prima o poi doveva succedere. Che l’eco, bella e travolgente, del capolavoro da Oscar di Paolo Sorrentino investisse anche il mondo del cibo (per quello del vino, ci ha pensato WineNews, chiedendo de “La grande bellezza” dell’Italia enoica alla stampa estera ..., ndr). Perché la nostra capitale, per chi si chiede se davvero sia così, nonostante tutto, nonostante tutte le offese che le sono state recate, nei secoli, ma soprattutto negli ultimi decenni, è davvero una “grande bellezza”, e lo è anche, com’è tipico di tutto il Belpaese, per il buon cibo, nel mix unico con tesori bellissimi e bien vivre. E allora, riscoprire “La grande bellezza” di Roma, in poche parole e perché no, è anche “un ottimo pretesto per magnà e beve dove meglio si crede”: parola di Laura Mancini, scrittrice romana, autrice di “A spasso per Roma. Girovagare nei luoghi della Grande Bellezza e vantarsene al solo scopo di bere, mangiare e divertirsi”, divertente guida alla capitale, con cui “l’autrice, ovvero io, intende fornire solamente uno spunto di riflessione, fulmineo e del tutto arbitrario, per cavalcare spudoratamente la notorietà di un film che resterà nella storia del cinema italiano come una nuova dirompente descrizione dell’hic et nunc, in questa città atroce e splendida”.
Dal Gianicolo con la sua Fontana dell’Acqua Paola, all’Aventino del bellissimo, misterioso Giardino degli Aranci, dalle Terme di Caracalla a Villa Medici, dal Parco degli Acquedotti ai musei solo apparentemente minori, come palazzo Altemps e Palazzo Braschi, “A spasso per Roma” (Edizioni Wingsbert House, pagine 138, 10 euro; Wingsbert House è un’azienda emiliana, dove “si pubblicano vini e si selezionano vini e aceti balsamici”, www.wingsberthouse.com), oltre che essere una guida ai luoghi percorsi da Jep Gambardella nel film premio Oscar, è un pretesto per tornare su quei luoghi, indicandone gli ideali appuntamenti del gusto che puntellano il territorio. Il tutto durante una passeggiata infinita e che starà al lettore performare.
Un volume-guida, ma anche la risposta alle domande, “ma Roma è davvero ls città de “La grande bellezza”? Soprattutto la Roma di oggi, Anno Domini 2014? Dopo la vittoria agli Oscar del bellissimo, magnetico film di Paolo Sorrentino la domanda è inevitabile: la Roma della pellicola sorrentiniana esiste davvero?”. Certo è, alla domanda su quale sia la città più bella del mondo, non si può che rispondere, da duemila anni a questa parte: Roma.
La Città Eterna di Sorrentino ha molto di surreale, quasi di metafisico, oltre che dell’inevitabile “barocco”, inscritto nel Dna stesso della natura capitolina e che la trasfigura sempre in qualcos’altro da sé, sin dai tempi del visionario cinema del grande Fellini. Ma gli spettatori di tutto il mondo, e gli italiani per primi, che hanno visto e che vedranno nei prossimi mesi il film, si chiedono: esiste davvero, questa città? E dove posso ritrovarla? Qual è l’indirizzo di quelle vie, di quegli scorci, di quei lungoteveri, di quelle vedute che tolgono il fiato? Il volume aiuta a scoprirli tutti. Una guida alla Roma de “La grande bellezza”. Perché esiste, perché Roma è grande bellezza. Dal cuore millenario della città alla periferia ancora non toccata dall’urbanizzazione.
Ognuno può ancora godere questa Roma: basta sapere dove andare. E conoscere gli indirizzi giusti per mangiare, per bere, per passare la serata guardando il tramonto più unico al mondo. Godere di “questa Roma sorniona, che ha una certa nausea di se stessa, che crede ancora di essere le prima perché non sa essere seconda a nessuno ... Perché l’amore, quello assoluto, non ha bisogno di giudizi estemporanei, ma di una volontà certa di esserci, di starci” invita alla visita l’autrice.

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