Il padre nobile della viticoltura americana, rinata nel post proibizionismo ed affermatasi a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, ha un nome ed un cognome, André Tchelistcheff: arrivato in California dalla Russia, di origini aristocratiche, è stato, in un certo senso, il mentore dei grandi winemaker a stelle e strisce, da John Staten a Robert Mondavi, da Louis Martini e Ron Davis a Rick Sayre. Rifugiato in Cecoslovacchia con la famiglia dopo la Rivoluzione di Ottobre, sceglie di studiare tecnologie agricole prima a Praga e poi in Francia, all’Istituto Pasteur ed all’Istituto Nazionale Agronomico, dove approfondisce i grandi temi dell’enologia, della fermentazione e della microbiologia. Nel 1938 conosce Georges de Latour, fondatore di Beaulieu Vineyards, in Francia alla ricerca di un wine maker cosmopolita e dal background scientifico: il profilo di André Tchelistcheff, che a settembre vola Oltreoceano e dà il via a quella che diventerà nei decenni una vera e propria epopea. Una storia fatta di innovazione, dalla fermentazione malolattica alla protezione dalle gelate dei vigneti, ma il ruolo di Tchelistcheff è stato fondamentale nella crescita di intere regioni vinicole, come Oregon e Washington, ed il suo nome è legato a vini memorabili, a partire dal Columbia Valley della sua Quilceda Creek Vintners, la piccola azienda fondata nel 1978, capace di guadagnare i 100/100 di Robert Parker. Insomma, ce n’è abbastanza per farne un film, o meglio un documentario: “André - The voice of wine”, firmato da Mark Tchelistcheff, produttore e nipote del grande wine maker, ed impreziosito dal racconto di chi ha avuto la fortuna e l’onore di aver conosciuto e lavorato con André Tchelistcheff, tra cui il Marchese Ludovico Antinori, che si avvalse proprio dell’aiuto dell’enologo russo per dare vita a Tenuta dell’Ornellaia, nel 1981, ma anche il Conte Gelasio Gaetani D’Aragona Lovatelli, istrione, wine writer e storico produttore con la Tenuta di Argiano, a Montalcino, e ancora Francis Ford Coppola e Robert Mondavi. Presentato nei mesi scorsi nella selezione ufficiale di alcuni dei maggiori Festival del mondo, da Berlino a Sonoma, passando per Mosca, “André - The voice of wine” ha animato la data londinese di “Matter of Taste”, e sarà al centro anche dell’appuntamento di New York, l’11 novembre, del tour che celebra i 40 anni dalla fondazione del “Wine Advocate” di Robert Parker. Cui seguirà una degustazione delle grandi etichette firmate da André Tchelistcheff, da Opus One ad Ornellaia, da Grgich Hills a Jordan Winery, da Alpha Omega a J. Schram, da Aiken Wines a Chêne Bleu, da Les Trois Croix a Lefkadia Valley, fino a Beaulieu Vineyards.
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