Fino ieri avevano un diploma e poche prospettive di lavoro. Oggi producono, al ritmo di due quintali al giorno, miele al cardo, all’arancio, all’eucalipto alla “macchia mediterranea” di Sardegna”. Sono dodici giovani che a fine ‘97 hanno costituito la Cooperativa Apistica Mediterranea (tel. 070/9601926) di San Sperate, un paesino a 20 chilometri da Cagliari. “Alcuni di noi - spiega Giuseppe Caboni, 28 anni, vicepresidente della cooperativa - avevano già confidenza con l’apicoltura, per loro si trattava di una tradizione familiare. Gli altri hanno seguito un corso di formazione professionale organizzato dalla Regione, che ha finanziato in buona parte l’iniziativa”. Per quanto riguarda gli aspetti burocratici e organizzativi è stato poi determinante l’appoggio del Business Innovation Center (Bic) della Sardegna.I ragazzi e le ragazze della cooperativa si occupano di tutte le fasi della produzione e della commercializzazione del miele, dal posizionamento degli 800 alveari, alla raccolta del miele con gli appositi telai, dalla filtratura alla confezione in barattoli, fino alla distribuzione sul circuito commerciale. Alcuni consigli per chi vuole iniziare un’attività in questo settore? “Soprattutto nei primi tempi, per risparmiare sugli impianti - spiega Giuseppe - ci si può appoggiare ad un’azienda già avviata che possieda attrezzature avanzate. E poi sottoporsi ad un’accurata analisi del sangue. Sembrerà un suggerimento strano, ma uno dei nostri soci ha scoperto troppo tardi di essere allergico alla puntura delle api. Meglio saperlo prima !”. Per il resto, per cominciare, possono bastare 100/150 alveari ed un camioncino, necessario per spostare le arnie, con un investimento, quindi, contenuto entro i 70 milioni. La redditività dell’iniziativa? Ogni alveare produce in media 60 chili di miele l’anno, da rivedere direttamente ai consumatori ad un prezzo che può oscillare dalla 10.000 alle 15.000 lire per ogni chilo.
IL CONSIGLIO: ALTRI SUGGERIMENTI PER DIVENTARE APICOLTORE
Dedicarsi all'apicoltura, un'attività molto affascinante che fa vivere a stretto contatto con la natura, non è un'impresa impossibile (anche se non si può improvvisare) e lo dimostra il grande numero di hobbisti. Un dilettante alle prime armi può iniziare, dopo alcune informazioni presso le associazioni locali o nazionali o direttamente dagli apicoltori, con un paio di alveari, che consentono di produrre in media 30 chilogrammi di miele. Il costo di un alveare al completo si aggira intorno alle 400.000 lire, alle quali va aggiunta l'attrezzatura (tuta, maschera, paio di guanti, affumicatore - soffietto con camera di combustione interna che produca il fumo necessario a stordire gli insetti al momento della raccolta del miele - leva, smelatore, filtro, maturatore, anco e coltello disopercolatori). Se poi il lavoro piace e si hanno dei buoni risultati, si può poco alla volta allargare l'attività, magari svolgendola all'inizio come impegno part-time. Chi produce per hobby o anche part-time non necessita di particolari autorizzazioni.
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