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IL 27 NOVEMBRE, A ROMA

Asta Finarte: Borgogna al top, ma anche Giacomo Conterno, Sassicaia e Soldera per l’Italia

365 i lotti: dal Richebourg Grand Cru 1986 di Henri Javier (30.000 euro) al Romanée-Conti Grand Cru 1996 (12.000). Con tanti Piemonte e Toscana

La Borgogna al top, con una magnum di Richebourg Grand Cru 1986 di Henri Javier (con base d’asta di 30.000 euro), e con una bottiglia di Domaine de la Romanée-Conti Grand Cru 1996 (12.000 euro). Ma anche tanta Italia: a partire dal Piemonte, con una jeroboam (3 litri) di Barolo Monfortino 2015 di Giacomo Conterno (con base d’asta di 4.000 euro), e dalla Toscana con 5 bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse 1986 di Soldera (stimate 3.500 euro), e tre lotti diversi, ognuno da 12 bottiglie, di Sassicaia della Tenuta San Guido, annate 1995, 1996 e 1997 (e per i quali si parte da 3.000 euro). Sono solo alcuni dei “top lot”, su 365 totali - 216 dall’Italia, 138 dalla Francia, 7 portoghesi, 2 statunitensi, 1 spagnolo e 1 australiano - dell’Asta Finarte dedicata ai vini da collezione, provenienti da appassionati collezionisti e da professionisti del mondo del vino, e che saranno battuti il 27 novembre a Roma.
Tornando alla Francia e alla Borgogna , ecco nell’incanto anche un lotto con due bottiglie di Cros Parantoux 1996 di Henri Jayer (con una stima di 9.000 euro), una bottiglia di Richebourg Grand Cru 1985 di Henri Javier (da 8.000 euro) e una verticale di 7 bottiglie di Château d’Yquem, annate 1983, 1989, 1990, 1991, 1993, 1994 e 1995 (con il martelletto che parte da 1.400 euro). Spostandoci, invece, su Bordeaux si segnalano i lotti con una bottiglia di Pomerol 2007 di Château Le Pin (con base d’asta di 2.400 euro), e un altro con una bottiglia di Pomerol 1996 di Petrus (da 2.200 euro). Tra gli Champagne , infine il lotto comprendente una bottiglia di Clos d’Ambonnay 1995 di Krug (stimata 2.800 euro).
Ma veniamo all’Italia. Accanto ai “top lot” della jeroboam di Barolo Monfortino 2015 di Giacomo Conterno, delle 5 bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse 1986 di Soldera e dei tre lotti da 12 bottiglie di Sassicaia della Tenuta San Guido di diverse annate, c’è anche una verticale di 6 bottiglie sempre di Sassicaia nelle annate 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 e 2021 (con base d’asta 1.500 euro); e, ancora, rimanendo a Bolgheri, una mathusalem (6 litri) di Ornellaia 2018 della Tenuta dell’Ornellaia del Gruppo Frescobaldi (con una stima di partenza di 1.800 euro). In un’asta che comunque, solo per citare qualche altro nome, vede tra i lotti anche grandi griffe del vino italiano come Gaja (4 bottiglie di Barbaresco Costa Russi 1983 a 600 euro), Tenuta Greppo Biondi-Santi (6 bottiglie del Brunello di Montalcino 1990 a 480 euro), e icone francesi come Château Latour (2 bottiglie annata 1964 a 500 euro), Château Margaux (1 bottiglia annata 1989 a 800 euro), Château Lafite Rothschild (1 bottiglia annata 2020 a 1.200 euro), Château Mouton Rothschild (2 bottiglie annata 1993 a 500 euro), Domaine René Engel (1 bottiglia di Clos de Vougeot Grand Cru 1996 a 1.000 euro), Domaine Georges Mugneret-Gibourg (1 magnum di Clos de Vougeot Grand Cru 2014 a 1.400 euro), e Domaine du Comte Liger-Belair (1 bottiglia di La Romanée Grand Cru 1996 a 1.900 euro).
Infine, una curiosità: il vino più vecchio dell’incanto? È portoghese, ed è una bottiglia di Malvasia 1875 di Barbeito (con base d’asta di 800 euro).

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