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TURISMO DEL VINO

Attivo, esigente, innovativo, il turista enogastronomico è pronto per nuovi viaggi ed esperienze

E, con l’arrivo della bella stagione, le cantine riaprono le porte celebrando 30 anni di storia dell’enoturismo in Italia e di “Cantine Aperte 2022”
CANTINE APERTE, ENOTURISMO, MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, ROBERTA GARIBALDI, VIGNETI APERTI, Italia
Turisti del vino da 30 anni protagonisti in cantina

Attivo, esigente, innovativo: ecco l’identikit del turista enogastronomico italiano che, in attesa del ritorno in Italia di viaggiatori stranieri da ogni angolo del mondo, è pronto per nuove esperienze sempre più “dinamiche” e nelle quali mettersi in gioco in prima persona in compagnia dei produttori locali, con un occhio di riguardo per la sostenibilità declinata nelle sue varie accezioni, ambientale, economica e sociale. Essenziale il coinvolgimento: “il 66% dei turisti italiani - secondo la professoressa Roberta Garibaldi, alla guida dell’Enit - Agenzia Nazionale del Turismo e autrice del Rapporto Annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano - sarebbe più propenso a visitare le aziende di produzione se disponibili queste opportunità, dalla vendemmia collettiva alla semina, potatura, mungitura”. E, con l’arrivo della bella stagione, le cantine italiane riaprono le porte con i “Vigneti Aperti” (dal 20 marzo), “preludio” alle celebrazioni di 30 anni di storia dell’enoturismo in Italia e di “Cantine Aperte” (28-29 maggio), il più importante evento del Movimento Turismo del Vino nato nel 1993 con la prima edizione in Toscana. Tre decenni in cui gli enoturisti, oggi tra i viaggiatori più numerosi ed intraprendenti, sono passati dall’essere una nicchia di appassionati di vino a milioni di persone in tutto il mondo.

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