- Australia, crescono le importazioni di vino estero
Sino allo scorso ottobre 2007 le importazioni di vino in Australia sono aumentate del 35% (in valore) raggiungendo i 209 mln di Euro. Questa percentuale dell’import è la conseguenza della siccità che ha penalizzato l’Australia vinicola soprattutto per quanto riguarda i volumi. La modesta vendemmia del 2007 e una previsione ancora di più al ribasso per il 2008 fanno temere sia un sensibile aumento del prezzo, più che altro al dettaglio, e una scarsità di uve soprattutto bianche. Già alcuni Sauvignon e Riesling sono in rottura di stock. Per i rossi la situazione è meno preoccupante perché la quantità stoccata nelle cantine sarà sufficiente per un anno o due. Secondo le stime dell’Australian Wine Sector Supply e Demand Assessment, l’importazione di vini dall’estero è destinata a quadruplicarsi nell’arco di 4 anni, passando da 34 milioni di litri del 2006/2007 a 128 milioni nel 2008/2009. Nello stesso arco di tempo si prevede una diminuzione nel consumo di vino australiano da 476 a 390 milioni di litri.
- Washington State, vendemmia record
Quest’anno la vendemmia nello Stato di Washington, il secondo stato vitivinicolo in ordine di grandezza dopo la California, ha raggiunto il livello record di 127.150 tonnellate di uva, con una crescita del 5,5% rispetto al 2006. L’aumento della produzione è dovuto a condizioni climatiche favorevoli e all’incremento degli impianti. Infatti i vigneti che nel 1993 si estendevano per 4.450 ettari ora ricoprono una superficie di 12.500 ettari. Nel 2006 lo Stato di Washington ha venduto oltre 7 milioni di casse di vino.
- Sud Africa, vendemmia 2008 simile al 2007
In Sud Africa la vendemmia 2008 si annuncia molto simile a quella del 2007. La Sawis (South Africa Wine Industry Information & Systems) stima infatti che il Paese produrrà 1.357.169 tonnellate di uva, con una crescita dello 0,4% rispetto al 2007. Includendo i succhi e i concentrati d’uva, si tratterebbe di 10,53 milioni di ettolitri pari a 776 litri per tonnellate d’uva. Le regioni di Stellenbosch e Orange River avranno maggiori raccolti rispetto alla precedente campagna mentre sranno più contenuto nelle regioni Little Karoo e Worcester/Breedekloof. Le stime della produzione sono state effettuate prime delle pioggie e dell’ondata di freddo che ha investito l’area del Western Cape e in primo luogo Breede River e Overberg. Le vendite di vino sudafricano hanno registrato dei buoni risultati nel corso dell’ultimo anno con un aumento del 4,8% sul mercato interno e una previsione per il 2008 di crescita nel mercato estero compresa tra il 6 e il 9%.
- Cile, vigneti sempre più a sud
Il mondo del vino cileno si sta spostando sempre più a sud dove, secondo gli enologi, le condizioni per i vitigni dei climi freddi, sono ideali. Un anno fa l’azienda Fundo Lechagua ha impiantato un vigneto a Chiloe Island, località situata a più di 1.100 km a sud di Santiago, e ora dice di essere la cantina più meridionale del Sud America. In un clima fresco, molto simile a quello della Nuova Zelanda del sud, l’azienda produrrà circa 40.000 bottiglie l’anno di Chenin blanc, Gewürztraminer, Riesling, Pinot Blanc, Pinot Noir e Sauvignon blanc. Un’altra azienda con caratteristiche similari è Viña Momberg situata a 40,5° latitudine sud, nella zona di Quilacahuín a circa 35 km della città costiera di Osorno, non a caso considerata come una delle più australi del mondo, che produce Pinot Noir, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Sauvignon Gris e Viognier. Sempre nel Cile meridionale sono da segnalare delle cantine ormai da tempo in attività e già apprezzate per la qualità dei vini come Viña Aquitania, una joint venture franco cilena tra Bruno Prats, Ghislain de Montgolfier, Paul Pontallier e Felipe de Solminihac, molto apprezzata per il Sol de Sol, uno Chardonnay che nasce a Traiguen nella Malleco Valley, 650 km a sud di Santiago. Inoltre il gruppo Viñedos y Bodegas Córpora, che comprende Gracia, Porta, Agustinos, Veranda e Canata, ha acquistato una cantina nella provincia di Bio Bio per ampliare la sua presenza nel sud del Cile iniziata nel 1993. Gonzalo Gil, agronomo dell’Università Cattolica del Cile, sostiene che “ le basse temperature del sud fanno maturare più lentamente le uve, ottenendo profumi eleganti e una maggiore acidità”.
- Regno Unito, cresce la produzione di vino
Negli ultimi 4-5 anni nel sud dell’Inghilterra il mondo del vino è in fermento. “Oggi abbiamo 1228 ettari di vigneto che diventeranno 1500 l’anno prossimo e 2000 nel 2012” prevede Chris Foss, direttore della Sezione Viticoltura ed Enologia del collegio di Plumpton nel sud dell’Inghilterra . Con un terreno simile dal punto di vista geologico a quello della Champagne ed un clima che gli assomiglia ogni anno un po’ di più, l’Inghilterra ambisce produrre in proprio lo Champagne. E i vitigni impiantati sono quelli, Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay, anche se la regione produce comunque vini tranquilli bianchi e rossi. “Noi approfittiamo di una domanda in espansione, perché gli Inglesi amano i prodotti autoctoni che sono ancora rari sul mercato. A Plumpton noi commercializziamo tutta la nostra produzione dei 6 ettari di vigna, ma potremmo facilmente quintuplicare le vendite se avessimo uva a sufficienza” assicura Foss. A lungo termine la produzione di vini effervescenti potrebbe raggiungere i 3,5 milioni di pezzi, pari al 10% dello Champagne venduto in territorio britannico.
A tutti i lettori di Wine News, e della rubrica “Focus sull’Altro Mondo”, un augurio di felice anno nuovo
Andrea Gabbrielli
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