Autunno caldo per Sotheby’s: la casa d’aste più antica del mondo apre la stagione con un poker di eventi di primissimo piano a cavallo del Pacifico, tra Hong Kong e New York, ed etichette imperdibili di grandi etichette francesi e tricolori

Ad autunno appena cominciato Sotheby’s, la casa d’aste più antica del mondo, ha già annunciato un calendario che definire ricco pare quasi riduttivo: da qui alle prossime sei settimane sono in programma ben quattro eventi di prima classe, tutti col Pacifico come baricentro.
Ad aprire le danze, in quel di Hong Kong, sarà la “Finest and Rarest Wines” (https://goo.gl/W8Wjbj), durante la quale, nel corso di due giorni di offerte e rilanci, passeranno di mano lotti come una sontuosa verticale di Screaming Eagle dal 1997 al 2013 (per un totale di 43 bottiglie e una valutazione dagli 85.000 ai 118.000 Euro), dodici bottiglie di Pétrus 1982 (34.000-64.000 dollari) e altre dodici del millesimo 1990 (30.000-48.000 dollari): per il Belpaese, invece, ci saranno tre top lot tutti toscani, partendo con 9 bottiglie di Masseto 2005 (5.000-7000 Euro) seguite da 8 di una delle annate più iconiche di Biondi Santi, dove il Brunello di Montalcino ha trovato i natali, ovvero la 1955 (4.300-5.900 Euro), e infine 6 bottiglie di Masseto 2004 (2.800-3.800 Euro). Sempre, ad Hong Kong, si svolgerà anche l’asta che vedrà come protagonista la cantina del ristorante Fux di Lech, in Austria (https://goo.gl/wBxPLd), con i top lot assoluti provenienti tutti da Domaine de la Romanée-Conti. La “tripletta” è, infatti, composta da 3 bottiglie del millesimo 2005 (27.900-37.500 Euro), 3 dell’annata seguente (23.600-32.200 Euro) e da una singola magnum della 2004 (17.100-23.600 Euro), alla quale, in questo derby enoico transalpino, l’Italia del vino risponde con un tridente tutto bolgherese composto da 9 bottiglie di Masseto 2006 (4.800-7.500 Euro), 12 dell’annata 2012 (4.300-6.500) e altrettante dell’annata 2008, per una identica valutazione. Notevoli anche i lotti piemontesi presenti nel catalogo, ovvero 3 magnum di Barolo Monfortino 2001 Giacomo Conterno (2.500-3.500 Euro) e 12 bottiglie di Sperss Gaja, dall’annata 1997 alla 2001 (1.700-2.300 Euro).

Si passa poi alla costa est degli States, dove nella metropoli globale per eccellenza di New York terranno banco due aste altrettanto notevoli: la prima, i cui proventi andranno in beneficenza all’ente brasiliano Instituto Solidare (https://goo.gl/uJStc3), vedrà fra i top lot ancora il Domaine de la Romanée-Conti, con 6 bottiglie dell’annata 1996 (50.300-75.500 Euro) e altrettante della 1988 (46.100-54.500), per poi concludere con 3 bottiglie datate 1996 (29.300-41.900 Euro). Ancora una volta, per l’Italia, ci sarà il meglio della Toscana del vino, con in testa tre lotti composti ciascuno da 12 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1996 Biondi Santi (3.200-5.000 Euro) e da 12 bottiglie di Sassicaia 1990 (2.200-3.200), seguite da un quarto lotto dalla culla del Brunello composto da 12 bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva 1995 Biondi Santi (2.200-3.000 Euro). La seconda delle due aste newyorkesi, durante la quale passeranno di mano i vini della rinomata collezione privata di Park B. Smith (https://goo.gl/bkL9yk), vede invece tra i top lot assoluti 12 bottiglie di Pétrus 1990 (30.000-45-000 Dollari), una doppia magnum del millesimo 1989 (30.000-40.000) e ben cinque magnum di Lafite 1982 (22.000-32.000 Dollari), mentre il nettare di Bacco tricolore sarà rappresentato al vertice delle valutazioni da sei magnum del Barbaresco Santo Stefano di Neive Riserva 1990 Bruno Giacosa (12.000-17.000 Dollari), due magnum della paradigmatica annata 1985 del Sassicaia (7.000-9.500) e da un grande formato da 12,5 litri di Barolo Riserve Speciale 1955 di Aldo Conterno (5.000-7.500 Dollari).