Anticipando tutti sul calendario, e andandosi ad aggiungere al già ricco panorama di fiere internazionali, in Spagna dal 2 al 5 febbraio debutta la Barcelona Wine Week (BWW), fiera che porterà nella capitale catalana 400 cantine da 37 Paesi del mondo, con un focus, ovviamente, su quelle iberiche. Un altro tassello, che si somma al Vinexpo in Francia, alla Prowein in Germania ed a Vinitaly in Italia, in rigoroso ordine cronologico, appoggiato da tutta la filiera del vino spagnolo ed organizzata da Alimentaria Exhibitions, società di proprietà della Fiera di Barcellona, con il dichiarato intento di crescere sui mercati internazionali, dove la Spagna, storicamente, è ancora lontanissima dai fatturati di Francia ed Italia, incalzata in molti Paesi dalla concorrenza di Argentina, Australia e Cile.
“Vogliamo diventare la fiera di riferimento a livello nazionale ed internazionale per il settore vinicolo spagnolo”, spiega al magazine Usa “Wine Spectator” il presidente della Bacelona Wine Week Javier Pages, che guida anche il Consejo Regulador della Do Cava. “Tutta la filiera ha accolto il lancio della Barcelona Wine Week come la possibilità per migliorare l’immagine ed il valore del vino spagnolo sui mercati internazionali”. Ad accompagnare l’aspetto b2b della fiera, sarà dato ampio spazio alla gastronomia, al mondo della miscelazione ed alla cultura contemporanea, ma anche all’analisi del mercato mondiale del vino, con un focus sugli Usa guidato dal direttore esecutivo di “Wine Spectator” Thomas Matthews, ed al climate change, con lo studio sull’impatto in viticoltura presentato da Miguel Torres Maczassek, general manager di Familia Torres, tra le aziende leader del vino iberico.
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