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NORMATIVA UE

Basterà la “I”, senza scrivere “ingredienti”, nelle etichette del vino. De Castro: “buonsenso”

L’eurodeputato: “il dialogo con il Commissario Wojciechowski ha finalmente portato ad un risultato auspicato da tutti i viticoltori”
DE CASTRO, ETICHETTA, UE, vino, Italia
Basterà la “I”, senza scrivere “ingredienti”, nelle etichette del vino

Nessun rischio di dover buttare le etichette, e quindi un investimento già fatto, per il mondo del vino. Una rassicurazione che, dopo il decreto del Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di fatto ora arriva anche dall’Europa con il chiarimento che non serviranno altre informazioni aggiuntive da riportare in bottiglia, e che basterà un “I” per indicare gli ingredienti con il Qr Code, e non la traduzione in tutte le lingue della parole “ingredienti”, eventualità che aveva fatto discutere ma anche “tremare” il settore.
“Finalmente un atto di buon senso da parte della Commissione, che dopo l’alzata di scudi delle scorse settimane da parte del nostro settore produttivo, ha finalmente chiarito come la dicitura “ingredienti” sulle future etichette non debba essere tradotta, e che né gli Stati membri, né i distributori potranno chiedere di aggiungere la dicitura “informazioni nutrizionali” al codice Qr apposto sul retro delle bottiglie”: queste le parole di Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che ha commentato la risposta del Commissario all’agricoltura, Janusz Wojciechowski, alle richieste che l’eurodeputato aveva formulato all’esecutivo Ue nelle scorse settimane. “Non potevamo accettare che tonnellate di etichette stampate andassero al macero - ha aggiunto l’eurodeputato Pd - senza alcuna responsabilità da parte dei viticoltori. La posizione del Parlamento è sempre stata chiara e nelle ultime settimane abbiamo lavorato fianco a fianco con il settore per trovare delle soluzioni concrete ai bizantinismi della Commissione. Il dialogo con il Commissario Wojciechowski ha finalmente portato a un risultato auspicato da tutti i viticoltori europei. Ci auguriamo - ha concluso De Castro - che per il futuro questo confronto possa essere svolto prima delle decisioni da parte della Commissione, senza dover correre ai ripari a causa di scelte a volte incomprensibili e che vanno contro la volontà dei co-legislatori europei: Parlamento e Consiglio”.
Da ricordare come anche in Italia, tutti i vini imbottigliati dalla data dell’8 marzo 2024, dovranno essere etichettati secondo le nuove norme previste dal Regolamento europeo n.2021/2117, riportando l’elenco degli ingredienti, segnalando l’eventuale presenza di allergeni (come i solfiti) e riportare la dichiarazione nutrizionale non solo. Tutto, o quasi (presenza di allergeni e valore energetico, saranno comunque sulle etichette “fisiche”), anche tramite Qr code, come previsto dalla normativa Ue.

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