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INDAGINE IRI A CIBUS

“Benessere”, il valore che guida il cambiamento della tavola degli italiani

Consumi in crescita, così come cresce l’offerta, sempre più attenta a wellness, sicurezza dei prodotti e bio
BENESSERE, Cibus, CONSUMI ALIMENTARI, Non Solo Vino
Italiani sempre più attenti al benessere anche nella scelta dei cibi

Il benessere è il concetto che guida la crescita ed il cambiamento delle scelte alimentari degli italiani tra gli scaffali dei supermercati. Un benessere inteso come piacere, ma anche come sicurezza alimentare, che favorisce la voglia di sperimentare nuovi gusti e sapori, come racconta anche la crescita di specialità etniche (+7,5% nel 2017 sul 2015). C’è una voglia di “wellness” chiara da registrare ma non semplice da decifrare, se si considera che a crescere di più, tra i nuovi prodotti arrivati tra gli scaffali della gdo italiana nel 2017, sono soprattutto gelati e surgelati (+18% sul 2015), ed il loro opposto, ovvero i prodotti freschi confezionati (+11%). È una delle evidenze emerse dalla ricerca Iri di scena a Cibus, la più importante fiera del settore, a Parma (che chiude il 10 maggio). Da cui si conferma come, nel complesso, il comparto degli alimentari e delle bevande nel largo consumo rappresenta da qualche anno il mercato più dinamico ed innovativo. Tuttavia lo stile dei consumi è mutato rispetto agli anni antecedenti la crisi economica.
Gli italiani infatti hanno appreso nuovi modelli di consumo, all’insegna soprattutto della riduzione degli sprechi e della ricerca di benessere. E nel contempo i produttori più avveduti hanno ripensato gli elementi chiave della propria offerta e i retailer più accorti hanno rivisto gli assortimenti, sintonizzandosi di più sulle esigenze dei loro acquirenti.
Negli ultimi anni l’alimentare si è imposto come l’elemento trainante dei consumi in Gdo. Per ogni 100 euro spesi in prodotti confezionati di largo consumo nella distribuzione moderna, oltre 68 sono destinati al food & beverage, con un tasso annuo di crescita del 2,3% dal 2014. A conferma della vivacità del mercato alimentare vi è anche la progressione del fatturato che lo scorso anno ha raggiunto i 52,6 miliardi di euro, ossia il +4,1% sul 2015, mentre i volumi (valori a prezzi costanti) sono cresciuti del +2,9%.
Segno di una certa vitalità del settore, le referenze di alimentari confezionati e bevande presenti sugli scaffali sono 218.000 (+1,9% sul 2015), espressione di 13.500 marche presenti nella gdo (+1%), testimonianza di un panorama sempre più affollato, e dove innovare è fondamentale per emergere.
Un’innovazione di prodotto che guarda sempre più al segmento “premium”. La crescita a valore del +4,1% registrata nel 2017 sul 2015, è stata stimolata principalmente dalle nuove referenze, cresciute del 9,7%, mentre i prodotti già esistenti hanno vissuto qualche difficoltà.

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