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AGRICOLTURA

Biologico: il 30% del fatturato del settore arriva dalle cooperative, per un valore di 2,8 miliardi

Secondo il 30% delle imprese la domanda di prodotti bio tenderà ad aumentare. Sottoscritto un protocollo di intesa con Ismea per lo studio del mercato
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In crescita il ruolo delle cooperative nel bio (ph: Pexels)

Il 30% del valore - pari a 2,8 miliardi su 8 complessivi nel 2021 - dell’intero settore biologico italiano arriva dalle cooperative, secondo gli ultimi dati Ismea. Più di una 1 su 4 delle 4.300 aderenti ad Alleanza Cooperative produce biologico: su 4.000 cooperative sono oltre 700 le aziende registrate come operatori biologici nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian). Emerge al convegno “A tavola con il biologico”, organizzato, nei giorni scorsi, a Roma, da Alleanza Cooperative Agroalimentare.
Secondo un’indagine, il 23% delle cooperative attive nella produzione biologica sono biologiche al 100%. Inoltre, in 3 cooperative su 10 tra quelle attive nel biologico, la produzione bio supera il 50% del totale. L’indagine congiunturale, realizzata a febbraio 2023, ha, inoltre, evidenziato come il sentiment di mercato nel segmento biologico sia di segno positivo: nonostante il clima di profonda incertezza, il surriscaldamento dei prezzi delle materie prime, l’inflazione e le crisi geopolitiche si segnala un saldo positivo nei giudizi dei cooperatori. Secondo il 30% delle cooperative biologiche interpellate, la domanda di prodotti biologici tenderà ad aumentare sul 2022, sarà invece tendenzialmente stazionaria per il 51%. Per il 26% del campione anche il fatturato è previsto in crescita, peraltro non sostenuto dall’aumento dei prezzi di vendita.
Il coordinatore del settore biologico di Alleanza Cooperative, Francesco Torriani ha commentato come “la crescita della cooperazione nel settore biologico è una buona notizia: il binomio tra cooperazione e biologico ha davvero le caratteristiche per essere un binomio virtuoso per lo sviluppo della nostra agricoltura, in coerenza con gli obiettivi della nuova Politica Agricola e del Green deal europeo”. Torriani ha anche evidenziato come la cooperazione biologica abbia “la capacità di tenere assieme le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile in maniera virtuosa e integrata lungo tutta la filiera, dalla produzione agricola allo stoccaggio, dalla trasformazione alla commercializzazione, fino alla distribuzione finale del cibo”.
L’Alleanza Cooperative ha anche annunciato la firma di un protocollo di intesa con Ismea, finalizzato ad approfondire la conoscenza delle dinamiche di mercato delle diverse produzioni del comparto biologico cooperativo, attraverso l’analisi dei dati strutturali del comparto e l’organizzazione di eventi e attività di comunicazione relative alle analisi realizzate.
Analizzando alcuni dei dati sui bilanci 2021 di 500 cooperative biologiche contenuti in un’indagine presentata da Ismea, il presidente Alleanza Cooperative Agroalimentari, Carlo Piccinini ha evidenziato come “il dato relativo all’incremento dei costi sicuramente ad una prima lettura sembra sia rilevante, tuttavia si tratta di un dato che occorre leggere con attenzione, poiché dimostra come l’obiettivo delle cooperative sia di massimizzare il valore dei prodotti conferiti dai soci”.

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