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IL PROGETTO

Birrai Indipendenti d’Europa uniti per tutelare e sostenere la birra artigianale: c’è anche l’Italia

L’Independent Brewers of Europe (Ibe) è realtà, un’alleanza tra le associazioni nazionali di categoria di 10 Paesi: tra i fondatori Unionbirrai
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Nasce l’Independent Brewers of Europe (Ibe)

Piccoli, ma forti e con le idee chiare. Sono quei produttori di birra europei che si sono uniti per fare squadra per sostenere, tutelare e valorizzare il comparto. Un progetto che si è concretizzato quest’anno con la nascita di Ibe (Independent Brewers of Europe https://www.independent-brewers.com/), un’alleanza tra le associazioni nazionali di categoria, con numeri interessanti di associati, che abbraccia Italia (con Unionbirrai che ha 318 birrai associati), Austria (Privatbrauereien Österreich, 47 birrai), Finlandia (Pienpanimoliito, 70 birrai), Francia (Syndicat National des Brasseries Indepéndantes, 850 birrai), Germania (Private Brauereien, 600 birrai), Gran Bretagna (Society of Independent Brewers and Associates - Siba, 700 birrai), Paesi Bassi (Craft Brouwers, 194 birrai), Polonia (Polish Craft Brewers Association, 30 birrai), Repubblica Ceca (Czech-Moravian Association of Microbreweries, 160 birrai) e Svizzera (Die freien Schweizer Brauereien, 30 birrai). Dunque, tra gli ideatori e protagonisti del progetto c’è Unionbirrai, l’associazione nazionale dei piccoli birrifici artigianali indipendenti creata nel 1999 e che ha sottolineato come “tutte le associazioni aderenti a Ibe hanno avviato un progetto che mira a difendere la diversità delle specialità di birra artigianale, assicurandosi che abbiano sufficiente presenza sul mercato e cercando, così, di fronteggiare la posizione dominante delle birre industriali”. Come afferma Vittorio Ferraris, dg Unionbirrai, “gli amanti della birra devono poter gustare anche e soprattutto i prodotti artigianali di alta qualità, dai sapori complessi e autentici. E insieme faremo tutto il possibile perché questo accada”. Simone Monetti, sg Unionbirrai, ha aggiunto che “abbiamo lanciato l’idea di un’unione internazionale negli scorsi anni e siamo orgogliosi di un fronte così ampio e compatto. La nostra associazione è da sempre impegnata per supportare i piccoli produttori brassicoli e oggi entra in un circuito che va oltre i confini nazionali con impegni condivisi e obiettivi comuni per un settore in crescita che ha bisogno, però, di tutto il sostegno possibile”.
L’obiettivo è di contrastare la standardizzazione della birra, diffondendo la cultura brassicola che ogni Paese europeo porta con sé. L’Europa ha una ricca tradizione, sviluppatasi nel corso dei secoli e il recente sviluppo di microbirrifici artigianali sta conducendo alla diffusione di una vasta gamma di tradizioni birrarie regionali. Tutti questi prodotti fanno parte del patrimonio culturale comune europeo; un patrimonio, però, fragile e delicato, animato da piccoli produttori da tutelare e valorizzare. Unionbirrai ha dichiarato che, insieme a “Independent Brewers of Europe”, continua “il suo lavoro in difesa della diversità e a favore della libertà di scelta da parte dei consumatori. Come? Attraverso il supporto tecnico e legale, proponendo normative e strumenti pubblici per sostenere l’innovazione del comparto, garantendo per i piccoli produttori di essere rappresentati correttamente nelle sedi istituzionali nazionali ed europee e attraverso campagne di sensibilizzazione dei consumatori affinché sappiano scegliere e apprezzare le birre artigianali migliori”.

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