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VINO E ARTE

Bortolomiol, se l’opera d’arte entra a contatto con la bottiglia: ecco “Aura” by Raimondo Sandri

Nel cuore del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore il design entra in cantina in una sintesi “che nasce per dare soluzioni a problemi quotidian
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Aura by Bortolomiol

Opere dei grandi artisti contemporanei in etichetta, installazioni e performance tra i filari, musica ospitata nei territori più importanti del vino: nobilitare il mondo enoico attraverso l’arte non è certo una novità, e ci sono griffe, in Italia e non solo, che da anni hanno legato il proprio nome a progetti legati all’arte. Basti pensare all’Etichetta di Artista di Ornellaia, firmata ogni anno da un nome diverso, o al Jazz & Wine, binomio tra Brunello di Montalcino e musica sancito da Banfi, senza dimenticare le tante iniziative di Ceretto, che nelle Langhe è da sempre all’avanguardia nel legare il proprio nome alle eccellenze della letteratura, del giornalismo e dell’arte. Nel cure del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, invece, è Bortolomiol che ogni anno rinnova l’impegno per il sostegno alle diverse forme di arte e, dopo la Land Art negli spazi esterni del Parco della Filandetta, l’opera entra a contatto con la bottiglia.
Da oggi al 31 agosto, al Parco della Filandetta, magico luogo del vino della famiglia Bortolomiol, di comunicazione ma anche e soprattutto di produzione, negli spazi della ex Filanda, oggi dedicati all’accoglienza, è esposta la collezione “Aura”, firmata da Raimondo Sandri, art director con esperienza nella moda, nel design e nell’architettura: arredi funzionali alla cantina, in cui convivono funzione e presenza decorativa, alla ricerca di una nuova visione degli spazi del vino.
“Aura vuole essere una sintesi tra l’arte, che generalmente ha il compito di ispirare senza una vera funzione pratica, e il design, che nasce per dare soluzioni a problemi quotidiani”, spiega Raimondo Sandri, che, in queste opere, ha portato la sua esperienza nel mondo del vino.
Le diverse opere saranno esposte e visibili al pubblico negli spazi dell’ex Filanda dove, nei secoli scorsi, lavoravano le filandere, donne instancabili, dedite alla lavorazione della seta. “Il Parco della Filandetta in questi anni è divenuto un contenitore di bellezza e armonia - commenta la presidente Maria Elena Bortolomiol -. Abbiamo unito la land art alla musica e ora al design, per celebrare il vino attraverso linguaggi diversi. Siamo felici dell’incontro con Raimondo Sandri, che aggiunge un ulteriore tassello al nostro progetto”.

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