Raffreddare la bottiglia prima dell’apertura per ridurre la pressione e la velocità del tappo, puntare la bottiglia con un angolo di 45 gradi lontano da se stessi e dagli altri, e contrastare il movimento verso l’alto del tappo premendo su di esso, magari con un tovagliolo. Ecco le istruzioni per “brindisi sicuri”, almeno per gli occhio, secondo una voce autorevole come quella dell’Università di Cambridge. D’altronde, capodanno si avvicina, e dall’aperitivo del “cenone” fino allo scoccare della mezzanotte, saranno milioni e milioni di tappi di spumante che salteranno in Italia e nel mondo. E se la gioia del brindisi è una garanzia, tra tavolate o feste di piazza, l’imprevisto è dietro l’angolo, e non sono poi rari i bollettini dei pronto soccorso del 1 gennaio, che riportano come causa della “visita” qualche tappo arrivato nell’occhio di qualche commensale al momento del “pop” delle bottiglia. Ma ecco che arriva in soccorso la ricerca inglese, con una curioso articolo pubblicato sull’ultima “Christmas Edition” di Bmj, giornale di medicina con oltre 180 anni di storia.
Ethan Waisberg, del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Cambridge, ed i suoi colleghi, sottolineano come l’avvertimento può sembrare eccessivamente cauto all’inizio, “ma le lesioni agli occhi da sughero sono spesso trascurate e rappresentano una minaccia sostanziale per la salute degli occhi”. Secondo gli esperti, la pressione in una bottiglia da 750 ml di champagne o spumante è circa tre volte quella di uno pneumatico standard per auto. Questo vuol dire che potenzialmente un tappo “fuori controllo” può viaggiare fino a 13 metri ad una velocità fino a 50 miglia all’ora. Coprendo il percorso dalla bottiglia mal gestita all’occhio in meno di 0,05 secondi, rendendo di fatto impossibile qualsiasi reazione e la chiusura delle palpebre. Tra i casi più celebri di questo tipo di infortunio, quello occorso al ciclista eritreo Biniam Girmay, che nel 2022 ha aperto una bottiglia di Prosecco sul podio dei vincitori per celebrare la sua vittoria al Giro d’Italia, ma il tappo lo ha colpito l’occhio, costringendolo a ritirarsi dalla fase successiva della competizione.
Ma numerosi altri studi, spiegano gli autori dell’articolo, hanno esaminato l’impatto delle lesioni oculari legate al sughero. Ad esempio, uno studio pubblicato nel 2005 ha rilevato che i tappi delle bottiglie di champagne erano responsabili del 20% delle lesioni agli occhi legate ai tappi delle bottiglie negli Stati Uniti e del 71% in Ungheria.
Sebbene la vista di molte persone sia migliorata, lo studio ha rilevato che, nel 26% dei casi di infortunio agli occhi legati alle bevande sotto pressione, le persone sono rimaste legalmente cieche. Evidenziano anche una revisione del 2009 di 34 casi di lesioni oculari causate da tappi di sughero e tappi di bottiglie di spumante in Italia che hanno riscontrato lesioni tra cui sanguinamento, lussazione del cristallino e formazione traumatica di cataratta. Le complicanze includevano problemi di movimento della pupilla, separazione dell’iride, degenerazione maculare, una condizione degenerativa che colpisce la retina, e glaucoma. Gli autori aggiungono: “l’obiettivo di questo articolo è quello di assicurarsi di non iniziare il nuovo anno sul tavolo operatorio di un chirurgo oculista”.
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