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VINO E CLASSIFICHE

Brunello di Montalcino e Barolo al vertice nella “Top 100 Cellar Selection” 2021 by Wine Enthusiast

Il Brunello 2016 de Le Chiuse al n. 2 della lista dedicata i vini da tenere in cantina. 17 gli italiani (e 4 vini con 100/100)
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La Tenuta “Le Chiuse”, a Montalcino (ph: Riccardo Multinu)

Brunello di Montalcino e Barolo, su tutti, ma anche Valtellina, Soave, Vino Nobile di Montepulciano, Amarone della Valpolicella, Montepulciano d’Abruzzo, Chianti Classico e Lessona: vengono da questi territori i migliori vini da invecchiamento, quella da collezione, quelli da comprare oggi e da tenere in cantina per qualche anno secondo la “Top 100 Cellar Selection” 2021 by “Wine Enthusiast” (la cui italian editor è Kerin O’Keefe).
Se al n. 1 c’è il californiano Ramey 2018 Hyde Vineyard Chardonnay, sul secondo gradino del podio c’è l’Italia (dopo il primo posto assoluto del Tignanello 2016 di Antinori), con il Brunello di Montalcino 2016 della griffe Le Chiuse, uno dei 9 vini con 100 punti (di cui ben 4 italiani e 3 proprio da Montalcino) della selezione. Al n. 8 della classifica il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2016 della piccola cantina Famiglia Anselma. Al n. 13 ancora Brunello di Montalcino 2016, questa volta di Fuligni, altra chicca del territorio, mentre al n. 17 un altro top brand delle Langhe come Cavallotto, con il Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Riserva 2016. Altro vino da 100 punti, così come il n. 20, ovvero il Brunello di Montalcino 2016 della storica Salvioni. Al n. 25 un altro cru langarolo, il Barolo Monvigliero 2017 di Comm. G. B. Burlotto, mentre al n. 27 si vola in Valtellina, con il Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse Riserva 2013 di Arpepe, seguito al n. 29 dal Barolo Brea Vigna Ca’ Mia 2017 di Brovia. Si vira in bianco al n. 31, con il Soave Classico La Froscà 2018 di Gini, una dei riferimenti qualitativi del territorio, mentre al n. 34, da una delle perle del Rinascimento di Toscana, arriva il Vino Nobile di Montepulciano Mulinvecchio 2016 della storica famiglia Contucci. Posizione n. 40, invece, per l’unico Barbaresco in classifica, ovvero il Montefico Vecchie Viti 2015 della celebre cantina Roagna, mentre al n. 44 c’è un sorprendente Lessona 2018 di Villa Guelpa, dall’Alto Piemonte. Posizione n. 47 per un altro vino da 100, che anche uno dei più celebrati dalla critica mondiale negli ultimi anni, ovvero il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2016 della griffe Il Marroneto, mentre al n. 57 c’è un altro grande classico dei vini da collezione italiani, il Sammarco 2017 (Igt Toscana) del Castello dei Rampolla. A tenere alta la bandiera della Valpolicella, invece, è Allegrini, tra le realtà più importanti del territorio, con il uo Amarone della Valpolicella Classico 2016. Mentre il Gallo Nero del Chianti Classico “canta” al n. 89, con il 2018 di Istine. A chiudere la selezione italiana, ancora, il Montepulciano d’Abruzzo Mazzamurello 2017 di Torre dei Beati. Con il Belpaese sul podio per numero di etichette (dietro agli Usa con 31e alla Francia con 25), in una lista di grandi vini di qualità ma non sempre carissimi, visto che la metà della selezione, secondo “Wine Enthusiast”, si trova a meno di 70 dollari allo scaffale, ed un terzo addirittura tra i 20 ed i 50 dollari.

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