
Ca’ Marcanda - questo è il nome dell'azienda nel territorio di Castagneto Carducci del re del Barbaresco e “grande firma” dell’Italia enoica nel mondo, Angelo Gaja - sta ormai muovendo i suoi veri primi passi, con la commercializzazione del primo vino, il Promis (anche se è dal 2003 che entrerà a pieno ritmo). “Negli anni passati ho deciso - spiega Angelo Gaja - di avviare a Castagneto Carducci, in Alta Maremma, una nuova esperienza produttiva: il progetto ha previsto di trasferire qui, a beneficio delle varietà internazionali, alcuni aspetti della cultura piemontese: acquisire piena consapevolezza delle potenzialità dei diversi terreni ed esaltare nei vini aspetti di unicità e di specificità. Così dal 1996, sono stati piantati 60 ettari di vigneto, principalmente Cabernet Sauvignon e Merlot, ma anche Cabernet Franc e Syrah. Nonostante la scelta di tali varietà, non si vuole affatto produrre vini che si perdano nell’universo del gusto internazionale, bensì produrre vini che riflettano il terroir locale, ad esprimere eleganza, freschezza, piacevolezza di beva”. Ma avverte Gaja: “l’area di Castagneto Carducci non era destinata, nei secoli passati, alla viticoltura. Mancano quindi in Maremma le conoscenze che invece sono state altrove acquisite (in Piemonte, per esempio, ove si è coltivato la vite per 2000 anni) con la coltivazione del vigneto attraverso le passate generazioni. A causa di ciò, si dovranno a Ca’ Marcanda rapidamente apprendere la natura e le differenze tra i diversi terreni e le conseguenze esercitate dalle stesse sulla qualità dei vini. Non occorreranno più secoli ovviamente, perché nella ricerca svolta oggi ci si avvale di strumenti e di mezzi sconosciuti in passato. Tuttavia, occorrerà del tempo. Nel futuro prossimo è, pertanto, possibile che le percentuali delle diverse varietà indicate per la composizione di ogni vino vengano modificate”. “Come è possibile che il progetto non escluda di aumentare - continua Gaja - con gradualità la superficie a vigneto, nei prossimi 10 anni, sino al raggiungimento di 120 ettari, in totale. A condizione che ne esistano i presupposti: accedere al terroir di grande vocazione e produrre le uve occorrenti per i vini da destinare in bottiglia”.
I vini rossi di Ca’Marcanda
Promis, Magari e Camarcanda: sono i tre vini rossi prodotti a Ca’Marcanda. Nello studio dell’etichetta si è tratto ispirazione dall’etichetta classica di Gaja: assetto geometrico, colori contrastanti, essenzialità delle scritte.
- Promis Igt (55% Merlot, 35% Syrah, 10% Sangiovese) è il vino base di Ca’Marcanda. Da pochi giorni sul mercato. Il vino sarà collocato sul mercato dall’aprile 2002 da Gaja Distribuzione a 22 Euro a bottiglia nelle enoteche (tel. 0173/633255).
- Magari Toscana Igt (50% Merlot, 25% Cabernet Sauvignon, 25% Cabernet Franc), nell’autunno 2002
- Camarcanda Bolgheri Doc (50% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon, 10% Cabernet Franc), nell’autunno 2003
Il ritratto: la famiglia Gaja
1859 - Nasce a Barbaresco in Piemonte la cantina Gaja. Le fortune dell’azienda sono determinate dall’avvicendarsi di quattro generazioni che hanno condiviso, con rara continuità, obiettivi e strategie atte al loro conseguimento. Nel tempo è anche diventata un laboratorio di idee, di nuovi progetti, che traggono ispirazione da una collaudata filosofia della qualità.
1994 - Acquisto della cantina Pieve S.Restituta a Montalcino, in Toscana. Per produrre Brunello di Montalcino, là dove il Sangiovese, varietà autoctona toscana, ha individuato il sito di più elevata vocazione.
1996 - Ca’ Marcanda, a Castagneto Carducci, nell’alta Maremma, in prossimità del mare Tirreno. Il nuovo progetto toscano di Angelo Gaja. L’obiettivo ? Produrre in Italia, in un’area diversa dal Piemonte, vini ottenuti unendo varietà internazionali.
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