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CALABRIA - ALLARME CONFAGRICOLTURA: DISCARICA AL POSTO DEI VIGNETI. A LAMEZIA TERME 100 FAMIGLIE A RISCHIO; LA REGIONE SOTTO ACCUSA

Una discarica al posto dei vigneti. La dura accusa della Confagricoltura Calabria nei confronti della Regione arriva dal Vinitaly di Verona. L'organizzazione agricola denuncia l’esproprio ai danni di diverse aziende locali di un’area vocata alla produzione di vini a denominazione “Lamezia Doc”, nel comune di Lamezia Terme, per la realizzazione di una discarica.

“La Regione Calabria - si legge in una nota - si appresta a sferrare un duro colpo a una delle produzioni di eccellenza del territorio. Sarebbe l’ennesima dimostrazione di un caso di mala amministrazione”. Aziende vitivinicole di Lamezia Terme si sono viste consegnare l’ordinanza dell’avvio del procedimento di esproprio per la produzione di un eco mostro, a firma del Commissario delegato per l’emergenza ambientale, Goffredo Sottile. “I bellissimi vigneti della denominazione Lamezia, iscritti all’Albo doc e igt, e destinati a produrre i vini di punta dell’enologia regionale, rischiano di essere rasi al suolo per lasciare il posto ad una megadiscarica di 800mila metri metri cubi, destinata allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.

“La realizzazione di una discarica nel territorio di Lamezia Terme - afferma Alberto Statti, presidente del Consorzio di tutela dei vini Doc e Igt delle Province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia - sarebbe un grave danno per tutto il comparto vitivinicolo calabrese”.

In Italia, spiega Statti, non è “mai successo che un’area doc venisse espropriata per realizzare una discarica”. Una discarica in queste zone “metterebbe in ginocchio una delle eccellenze regionali. Il progetto, di cui si parlava da tempo pareva fosse stato bloccato grazie al concreto impegno delle istituzioni regionali, poi disatteso”.

Confagricoltura Calabria ha sempre detto no a questo progetto. Se si dovesse andare avanti sarebbe “un duro colpo che rischia di far prevalere il senso di sfiducia nella regione”. Per questo, i produttori e le associazioni di categoria “si preparano ora ad un’azione congiunta e incisiva per bloccare il progetto. Ci aspettiamo ora una presa di posizione chiara da parte dell'assessore all’Agricoltura, Mario Pirillo”. Il problema non è solo di immagine ma “anche di carattere economico”. Circa 100 famiglie, attualmente impegnate nei vigneti, rischiano di perdere il posto di lavoro.

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