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CHE FRANCESCO FOSSE UN PAPA SUI GENERIS SI È CAPITO DALL’INIZIO, E ADESSO, BENEDICE ANCHE SLOW FOOD, TELEFONANDO DIRETTAMENTE AL SUO FONDATORE, CARLO PETRINI: “È STATO TOCCANTE ED ENTUSIASMANTE AL TEMPO STESSO”

Non Solo Vino
Bergoglio e Petrini

Che Francesco fosse un Papa sui generis si è capito dall’inizio: un modo di comunicare sereno e rassicurante, sempre conciliante, capace di catalizzare attenzioni ed energie su una Chiesa in crisi di identità, grazie alla capacità di dialogare, realmente, con tutti. Dal direttore di quotidiano laico al cassaintegrato, con ogni mezzo, su tutti il telefono, il più semplice e diretto, lo stesso usato per chiamare uno dei protagonisti dell’enogastronomia italiana, Carlo Petrini. Al centro della telefonata, raccontata dal fondatore di Slow Food a LaPresse, proprio il suo lavoro, definito da Bergoglio “stupefacente”, specie in virtù dei grandi risultati raggiunti con Terra Madre. Quindi, dopo la “benedizione” a Slow Food, il discorso è scivolato sulle comune origini piemontesi: il padre di Papa Francesco, infatti, lasciò il Piemonte per raggiungere l’Argentina con il “bastimento Mafalda”, mentre Petrini, notoriamente, è di Bra. Per Petrini, ovviamente, un momento di grande commozione quando ha sollevato la cornetta ed ha sentito la voce del Pontefice: “non avrei mai pensato, nella mia vita, di dialogare con un Papa. È stato toccante ed entusiasmante al tempo stesso”.

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