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STAMPA INTERNAZIONALE

Chianti Classico “mai così buono”, Puglia e Liguria tra le mete 2019: parola di New York Times

Da elogio del Gallo Nero, da parte della firma enoica Eric Asimov, alle due Regioni tra i “52 places to go”, anche grazie al vino e al cibo
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I vigneti del Chianti Classico, territorio in salute, con un fatturato enoico da 800 milioni di euro

Per il grande vino italiano, che vive soprattutto di export, i riconoscimenti della stampa internazionale hanno un valore importante. Sicuramente quando si tratta di grandi testate specializzate, a maggior ragione, forse, quando a lodarne le virtù è la ben più diffusa stampa generalista. E, in questi giorni, ad essere particolarmente attento all’Italia enoica (e non solo), è uno dei giornali più prestigiosi del mondo, il celebre “New York Times”. La cui autorevole firma enoica, Eric Asimov, nei giorni scorsi si è speso in un elogio spassionato del Chianti Classico, i cui vini sono “migliori i quanto non siano mai stati. Vini superbi, e spesso con un rapporto qualità prezzo eccellente. E viene da chiedersi perchè non siano di più a berli”, scrive Asimov, che sottolinea come le espressioni migliori del Chianti Classico siano “notevolmente distintivi, molto appaganti e, in qualche modo, l’essenza dei vini rossi italiani. E molte persone sembrano non capire cosa si stanno perdendo”. Un elogio che conferma il territorio del Gallo Nero come una delle realtà più in salute e sotto i riflettori del Belpaese. Che, anche grazie alla sua produzione enoica, e gastronomica, è capace di offrire tanto anche dal punto di vista turistico ed enoturistico. E, a tal proposito, sempre il “New York Times” ha inserito la Puglia ed il Golfo Paradiso e la Liguria tra i “52 places to go” del 2019. Nel primo caso, facendo riferimento esplicito alla “cultura millenaria del vino, iniziata con i Greci che portarono la vite dalle loro terre all’adriatico, che attira sempre più enofili nel territorio, inclusa la famiglia Antinori, che ha recentemente aperto il Tormaresca Bistrot a Lecce, come parte della sua strategia di crescita nelle Regione”.
Nel secondo, dal punto di vista gastronomico, elogiando la cucina di mare, la pasta e la “foccaccia ripiena di formaggio dalla città di Recco, specialità che ha guadagnato il riconoscimento di Igp”.

Piccoli e grandi segnali di come gli occhi del mondo, quando si parla di Italia e dei sui sapori, nel piatto e nel calice, siano attenti tanto ai territori, alle denominazioni e ai prodotti più conosciuti, come alle chicche che il Belpaese ha da offrire.

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