Se asta da record è una definizione ormai quasi abusata, è difficile trovarne una più calzante per l’ultima vendita enoica all’incanto di Christie's, che a New York ha raccolto 3,2 milioni di euro da 923 lotti, di cui però solo l’85% ha trovato un compratore. Top lot, le 12 bottiglie di Domaine de la Romanée-Conti, Montrachet 1990, battute a 88.000 euro, ma la griffe di Borgogna è stata protagonista di altre assegnazioni importanti, dalle 6 bottiglie di Domaine de la Romanée-Conti, La Tâche 2000 (21.000 euro) alle 12 bottiglie di Domaine de la Romanée-Conti, La Tâche 2011 (37.000 euro), passando per le 12 bottiglie di Domaine de la Romanée-Conti, Echézeaux 2002 (19.000 euro).
Per l’Italia, il risultato migliore, in termini assoluti, l’ha messo a segno il lotto da 6 magnum di Bruno Giacosa, Barolo Riserva, Le Rocche del Falletto di Serralunga d’Alba 2000, battuto a 4.450 euro. Piemonte protagonista ben più dei Supertuscan, rappresentati da un unico lotto, le 12 bottiglie di Tignanello di Antinori battute a poco meno di 1.000 euro, mentre Bruno Giacosa è sugli scudi anche con le 12 bottiglie di Barolo Rocche di Falletto 1999 (3.000 euro). Altra griffe piemontese, che non ha bisogno di presentazioni, Gaja, con 9 bottiglie di Sorì Tildìn 2000 battute a 1.700 euro e 12 bottiglie di Sperss 2003 a 1.900 euro. Infine, da sottolineare l’ottimo risultato raccolto da Bertani, non un habitué delle aste internazionali, ma che con le 6 bottiglie di Amarone della Valpolicella Classico 1959 ha raccolto ben 2.500 euro.
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