L’Italia del vino in Cina fa sul serio e, con la campagna istituzionale di promozione “I love ITAlian wines”, firmata da Ice e Ministero per lo Sviluppo Economico, che chiude il primo mese di attività con numeri a dir poco confortanti, i dati Istat, analizzati dall’Ice di Shanghai, confermano la tendenza positiva delle esportazioni enoiche tricolore. I primi sei mesi del 2018, così, fanno segnare un +14,75% sullo stesso periodo dello scorso anno, a quota 73 milioni di dollari, con la Cina che, però, rappresenta ancora il 2,07% delle esportazioni italiane, con il Dragone che è ancora il mercato n. 12. Meglio i vini fermi, che crescono del +17,96% e rappresentano l’81,97% delle importazioni, mentre gli spumanti si fermano al +7,68%, per una quota dell’11,72%. Numeri che assumono un valore ancora più rilevanti se paragonati all’andamento di due competitor fondamentali come Francia e Spagna. Il vino d’Oltralpe, nel primo semestre 2018, è praticamente fermo (+0,24%), ma la Cina resta il quarto mercato per l’export di vino francese, comunque su altri livelli rispetto all’Italia, a quota 368 milioni di dollari, pari ad una quota del 6,92% di tutte le spedizioni. La Spagna, invece, nonostante abbia proprio nella Cina il suo quinto mercato, perde il 5,56% sui primi sei mesi del 2017, scendendo a 91 milioni di dollari, ed una quota che crolla al 5,24%.
Il sorpasso sulla Spagna è, almeno potenzialmente, dietro l’angolo, ma per continuare a crescere sarà fondamentale proprio l’aspetto della promozione, con la campagna Ice partita col botto. “Sono quasi 78 milioni i punti di contatto raggiunti in Cina nel solo primo mese di avvio dalla campagna istituzionale di promozione del vino italiano. 44,6 milioni sono stati raggiunti in multichannel dal piano, ulteriori 33 milioni sono stati i viewer che avevano seguito l’evento di lancio a Pechino il 6 settembre scorso”, ricorda a WineNews Amedeo Scarpa, direttore Ice Pechino. Il piano, concepito da Ice Agenzia, Federvini, Uiv, Federdoc e finanziato a valere sul Programma Promozionale del Ministero per lo Sviluppo Economico, fa leva sul concept “Italian wine: taste the passion”, il cui video e’ stato appositamente adattato, integrato e tradotto in codici China friendly. La campagna, della durata di almeno un anno, mira a sostenere la diffusione della consapevolezza presso il consumatore cinese che l’Italia è il primo Paese produttore al mondo di vino e quello con la più grande varietà, aiutando una più immediata associazione tra gli assets del made in Italy e del suo lifestyle, già molto noti e riconoscibili per il consumatore cinese (qualità, bellezza, creatività, unicità, sicurezza e sostenibilità), con il vino italiano.
L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere in un anno almeno 230 milioni di Millenials e wine lovers cinesi per fargli preferire il vino italiano ad altri vini importati, con una campagna media che va ad integrare e sostenere altre azioni firmate Mise ed Ice, con un approccio di marketing multilevel, dalla formazione (sono già’ stati diplomati oltre 500 esperti cinesi di vino italiano in 14 città della Cina) alla comunicazione (in pre-heating erano stati gia’ raggiunti oltre 80 milioni di contatti cinesi con gli eventi “I love ITAlian wines”), dalla promozione vendite (sono stati realizzati accordi con la catena cinese Cofco per promozione in 150 stores fisici di Cina per un anno e sulle relative piattaforme ecommerce. sia su Tmall che su JD.com) alle promozioni con le principali catene di supermercati a Pechino, Shanghai, Canton, Chengdu, passando per il primo round del Vinitaly China Roadshow (in 3 città a giugno 2018) con seconda edizione già prevista in altre 4 città nel primo semestre 2019.
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