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POLITICA E AGRICOLTURA

Coldiretti: Italia punti in Ue alla Commissione Agricoltura, obiettivo strategico per il Paese

In attesa di conoscere il nome del prossimo Ministro delle Politiche Agricole, in pole per Bruxelles ci sono Paolo Gentiloni e Paolo De Castro

Nell’Italia che volta pagina, e che si appresta a a dare il benvenuto al nuovo Governo, il Conte-bis, come rinominato dai giornali, nato dall’accordo tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico, non si sa ancora chi sarà a capo del dicastero delle Politiche Agricole (i rumors parlano della senatrice dem Teresa Bellanova in pole, ndr), ma la partita politica si gioca anche sul tavolo europeo, dove il nuovo Parlamento dovrà nominare i Commissari che affiancheranno in Commissione la presidente Ursula von der Leyen. Il nome giusto, per l’Italia, dovrebbe essere quello di Paolo Gentiloni (con Paolo De Castro candidato “naturale”), e la speranza, per la Coldiretti come per tutte le altre associazioni agricole del Belpaese, è che venga nominato proprio all’agricoltura. Come spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, si tratta di “un obiettivo strategico per l’Italia, che è il primo Paese dell’Unione per valore aggiunto agricolo ma anche per qualità e sostenibilità delle produzioni”.
“L’agroalimentare nazionale - riprende Prandini - vale il 12% del Pil e offre lavoro a 1,3 milioni di addetti, ma è soprattutto un elemento di traino per l’intera economia anche all’estero dove rappresenta il vero simbolo del Made in Italy con 41,8 miliardi di euro di esportazioni, aumentate del 47,8% dal 2008 nonostante la recessione. Un Commissario italiano peraltro occuperebbe un posto chiave nelle politiche europee con l’agricoltura che è settore più integrato dell’Unione e per questo rappresenta la voce più importante del bilancio comunitario ma - continua il presidente di Codiretti - è anche strategica nelle relazioni commerciali internazionali come dimostrano l’embargo russo che riguarda solo prodotti alimentari o la minaccia di dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che colpirebbero principalmente cibo e bevande. È dal 1972 con Carlo Scarascia Mugnozza, nella Commissione Mansholt, che l’Italia non ha un proprio rappresentante all’agricoltura nell’ambito della Commissione europea a conferma della disattenzione nei confronti del settore degli ultimi decenni, nonostante la grande rivoluzione che è avvenuta nell’agricoltura nazionale che - conclude Prandini - è diventata la più green d’Europa con l’Italia che è l’unico Paese al mondo con 5.155 prodotti alimentari tradizionali censiti, 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma è anche leader in Europa con quasi 70.000 aziende agricole biologiche e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni a tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare”.

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