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VINO E TERRITORI

Collemassari Wine Estates cresce ancora in vigna: acquisiti 5 ettari per Grattamacco

Claudio Tipa diventa presidente del gruppo. “Ma non è un disimpegno dall’azienda o dal vino”. Come nuovo ad c’è Giuseppe di Gioia
CLAUDIO TIPA, COLLEMASSARI, GRATTAMACCO, vino, Archivio
Claudio Tipa tra i vigneti della sua Poggio di Sotto, a Montalcino

Continuano a crescere ed investire in terra i gruppi enoici più importanti e prestigiosi del Belpaese. Come Collemassari Wine Estates di Claudio Tipa, che mette insieme alcune delle più prestigiose realtà del vino di Toscana, tra Collemassari, nel Montecucco, di cui è leader (realtà di 1210 ettari, di cui 120 a vigneti), Poggio di Sotto (20 ettari di vigneto) e San Giorgio (26 ettari di vigna) in terra di Brunello di Montalcino, e Grattamacco, tra le cantine di riferimento e storia di Bolgheri (con 29 ettari di vigneto). E, proprio per Grattamacco, Claudio Tipa ha acquisito altre 5 ettari, di cui due già piantati di recente a vigna, con gli altri che lo saranno nel prossimo futuro. Un futuro che vedrà il produttore, nominato nel 2020 “Vignaiolo dell’Anno” da “I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia”, la guida del “Corriere della Sera” firmata da Luciano Ferraro e Luca Gardini, in una nuova veste in azienda, ma tutt’altro che fuori dal mondo del vino.
“Semplicemente, sono diventato presidente, il mio non è un disimpegno, tutt’altro. Diciamo che, così, avrò più tempo per godermi i nostri vini e quelli di tanti altri produttori - scherza Claudio Tipa, a WineNews, es aggiunge - per il mio futuro, per altri progetti e così via, non poniamo limiti alla divina provvidenza. Ma, di certo, non penso ad uscire dal mondo del vino ...”. A guidare il gruppo, in veste di amministratore delegato, conferma Claudio Tipa, da settembre 2021 è arrivato Giuseppe di Gioia, con esperienze già in realtà come Zonin1821 e Bertani (oggi Angelini Wines & Estates, ndr): “è un professionista preparato che conosce il settore, lo affiancheremo ancora per un po’ per trasmettergli la nostra filosofia, ma, già da mesi, ha acquisito le nostre abitudini e consuetudini, e guardiamo insieme al futuro”.

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