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VINO E MERCATI

Commercio internazionale, la Cina rivedrà i dazi (oggi al 218%) sull’import di vini australiani

L’annuncio del Ministero del Commercio cinese. Dal 2021 l’export australiano nel Paese, arrivato a 1,2 miliardi di dollari, si è quasi azzerato
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La Cina rivedrà i dazi sul vino australiano (ph: master1305 su Freepik)

Dopo anni ruggenti, anche la grande Cina ha vissuto e sta vivendo un momento economico meno brillante del passato. Dinamica che si riflette anche nel vino, con le importazioni, soprattutto da Francia e Australia, che, dopo anni di boom a doppia cifra, hanno decisamente invertito la rotta, spegnendo tutte le sirene che davano per certo che il Paese del Dragone diventasse nel giro di pochi anni il nuovo riferimento del vino mondiale. Così è stato, un po’ per tutti (compresa l’Italia, per i quali la Cina, nonostante i tanti investimenti in promozione, resta un “piccolo mercato”, che in valore, nei primi 8 mesi 2023, ha portato nelle cantine italiana appena 63,8 milioni di euro, a -7,9% sul 2022, secondo i dati Istat analizzati da WineNews), ma soprattutto per l’Australia, che, dopo i dazi al 218% introdotti dalla Cina nei confronti dei vini australiani, ha visto le esportazioni passare dal valore di 1,2 miliardi di dollari, a praticamente azzerarsi.
Ma ora, dopo i segnali di distensione sul tema (i dazi sono stati introdotti in un più complesso quadro di misure anti-dumping introdotte dalla Cina verso l’Australia, che finiranno nel 2026, ma potrebbero farlo anche prima), arriva l’annuncio ufficiale che la Cina rivedrà già nei prossimi giorni la misura, andando, quanto meno, verso una forte riduzione dei dazi stessi. A riportarlo l’agenzia di stampa internazionale Reuters, che cita Shu Jueting, una portavoce del Ministro del Commercio della Cina, sottolineando come si cercherà di far quadrare gli interessi ed i diritti di tutti gli stakeholders.

“Giudicheremo in modo obiettivo, equo e aperto sulla base delle richieste di ciascuna parte interessata”, ha detto la portavoce del Ministero cinese, sottolineando che tutte le parti interessate o i portatori di interesse possono presentare commenti per iscritto entro 20 giorni a partire da giovedì 7 dicembre. “È una buona notizia per le migliaia di australiani che lavorano nell’industria del vino, ha commentato un portavoce del Ministero Australiano del Commercio. Nei 12 mesi terminati a settembre 2023, secondo i dati “Wine Australia”, le esportazioni hanno toccato gli 1,79 miliardi di dollari australiani, a -11% sull’anno precedente, e ben al di sotto del picco di 3,1 miliardi del 2020.

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