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Con il bando di Cosimo III de’ Medici “Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore”, 300 anni fa nasceva la “denominazione” del Chianti Classico. E anche il primo “consorzio” del vino...

Italia
Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio del Vino Chianti Classico: un vino che festeggia i 300 anni di storia

“Oggi iniziano le celebrazioni dei 300 anni, da quel 24 settembre del 1716 quando Cosimo III dei Medici, con il bando granducale “Sopra la Dichiarazione de’ confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Valdarno Superiore”, stabiliva con precisione i territori entro i quali dovevano essere prodotti i vini per ottenere la denominazione corrispondente: una vera e propria Doc ante-litteram”. Così Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio del Chianti Classico, in vista della “Chianti Classico Collection 2016”, di scena alla Stazione Leopolda il 14-15 febbraio (www.chianticlassicocollection.it) che, oltre a segnare il debutto delle nuove annate (2015 e 2014, Riserva e Gran Selezione 2013) sarà il primo grande evento per celebrare i tre secoli del Gallo Nero, per una denominazione che vanta una storia antica come poche altre. E che, in qualche modo, portava in grembo un embrione di consorzio.
“Cosimo III - spiega Zingarelli - istituì anche le Congregazioni di Vigilanza sulla produzione dei vini, strutture che hanno segnato il primo solco per la definizione degli attuali Consorzi: dovevano infatti controllare il rispetto delle norme di produzione richieste dalla denominazione. Il vino era considerato così rappresentativo del “decoro della Nazione” che occorreva mantenerne alta e tutelarne la qualità. L’eredità di questo rispetto per il territorio e per la qualità dei suoi prodotti è arrivata oggi fino a noi che, posso affermare con orgoglio, ci onoriamo di mantenere, preservare e incrementare”.
Un’eredità ed una storia che, il 15 febbraio, nel convegno moderato da Sebastiano Barisoni (“Il Sole 24 Ore”), sarà raccontata e ripercorsa dagli esponenti di quelle famiglie che in gran parte l’hanno vissuta e caratterizzata, da Piero Antinori (Antinori) a Francesco Ricasoli (Barone Ricasoli), da Niccolò Capponi (Villa Calcinaia) ad Orsola Beccari (Fattoria Vigna Vecchia), per un racconto a più voci sul mondo del Gallo Nero e sul percorso storico che ha portato il Chianti Classico al successo di oggi.
Ma saranno tanti gli eventi messi in campo, per tutto l’anno, dal Consorzio per celebrare questa importante ricorrenza: dalla “Chianti Classico Stage”, crono-tappa del Giro d’Italia tra Radda e Greve in Chianti (15 maggio), a tante iniziative sul territorio, e nella sua “capitale”, Firenze, proprio il 24 settembre, con sculture del “Gallo Nero” tra le vetrine delle boutique di Via Tornabuoni, ma anche nello storico “Salone dei Cinquecento” di Palazzo Vecchio, e con il concerto diretto da Zubin Mehta al Nuovo Teatro dell’Opera.

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