Il caldo record mette in discussione la cucina tradizionale più casalinga, quella conosciuta come “della nonna”. Lo rivela un’indagine condotta da Cna Agroalimentare in vista del tradizionale pranzo di Ferragosto. Il report divide di fatto l’Italia in due abitazioni: quelle dove ai fornelli c’è una persona ultrasessantenne - e allora ben venga una cucina più pesante, anche e soprattutto in occasioni festose dove si riunisce la famiglia - e quelle case, invece abitate, dai più giovani in cui la fanno da padrone piatti freddi e crudità in grado di facilitare anche l’idratazione.
A finire ai margini dei menù casalinghi, tanto più d’estate, è anche la tradizionale scansione dei pasti dall’antipasto al dolce: secondo la Cna, a fare la differenza è il piatto forte (se non unico) intorno al quale ruota il pasto. La contesa vera, dunque, sembra essere quella tra la lasagna, variamente declinata (di carne, di pesce, di verdure) e denominata (timballo, vincisgrassi), e l’insalata di pasta o di riso in una delle sue molteplici versioni: dalla vegetariana alla classica, con tonno o wurstel, Asiago e maionese. E dopo il piatto forte, diciamo “principale”, cresce nelle tavole degli italiani il ruolo delle crudità: non solo piatti vegetariani, ma anche carpacci e tartare, e delle grigliate, anche in questo caso non solo di ortaggi, ma anche di pesce e carne. Il piatto più fresco per combattere il caldo, invece, unisce praticamente tutti: per tre italiani su quattro, di qualsiasi età o provenienza geografica, per rinfrescare il palato non c’è niente di meglio dell’anguria o cocomero che batte la concorrenza di gelati, granite e semifreddi.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024