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SPESA ALIMENTARE

Confcommercio: la spesa alimentare vale il 15% dei consumi degli italiani, 2.681 euro pro capite

Ogni cittadino spenderà in media nel 2018 17.848 euro, con una quota di spese obbligate del 40,7%

I consumi medi dei cittadini italiani, nel 2018, toccheranno i 17.848 euro, con una quota di spese obbligate (abitazione, sanità, assicurazioni e carburanti) pari al 40,7% (7.268 euro), in calo sul 2014, quando i costi fissi toccarono il 41,8%. Si liberano, così, come rivelano le elaborazioni dell’Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat, risorse per i beni ed i servizi commercializzabili, che rappresentano rispettivamente il 37,7% ed il 21,6%, per un totale di 10.580 euro. Tra le voci preponderanti, gli alimentari, cui verrà destinato un budget di 2.681 euro, pari al 15% della spesa complessiva, in leggera discesa sul 2014 (15,2%), ma in deciso declino sul 1995, quando al cibo si destinava il 17,9% della spesa, ma il peso delle spese obbligate era solo del 36,5%. Tra il 1995 e il 2018, tra le spese obbligate la voce abitazione è quella che incide maggiormente arrivando a "mangiarsi" - tra affitti, manutenzioni, bollette, e utenze - quasi 4.200 euro pro capite (il 60% delle spese obbligate complessive). Da notare pure che all’interno dei consumi commercializzabili (10.580 euro pro capite nel 2018), anche se per due terzi sono rappresentati dai beni, i servizi hanno assunto un ruolo sempre più significativo.

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