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MARTELLO VIRTUALE

Conterno, Tignanello, Giuseppe Rinaldi e la sorpresa Champagne: il top dell’asta di Bolaffi

Nella vendita di ieri, 88% dei lotti aggiudicati (140.000 euro), con assegnazioni che, spesso, Brunello in primis, hanno raddoppiato le basi d’asta
ANTINORI, ASTE BOLAFFI, BIONDI SANTI, BRUNELLO, CHAMPAGNE, FINE WINE, GIACOMO CONTERNO, GIUSEPPE RINALDI, INCANTO, MARTELLO, SASSICAIA, SOLDERA, TIGNANELLO, Italia
La sei litri di Tignanello 2001

Tre bottiglie di Barolo Monfortino Riserva 1958 di Giacomo Conterno, battute a 1.800 euro, da una base d’asta di 1.200 euro, una magnum di Barolo Monfortino Riserva 2010 di Giacomo Conterno a 1.800 euro (da 1.600 euro), una doppia magnum di Barolo Brunate 2001 di Giuseppe Rinaldi, aggiudicata a 1.600 euro (da 880 euro di partenza), una 6 litri di Tignanello 2001 di Antinori a 1.200 euro, una 6 litri di Masseto 2006 a 6.500 euro, la verticale di Sassicaia di Tenuta San Guido (1997-2001) che sfiora i 1.000 euro, e ancora i lotti di Brunello di Montalcino Riserva di Biondi Santi Tenuta Il Greppo 2001 e 2010 e di Brunello di Montalcino 1999 di Case Basse - Gianfranco Soldera, che hanno visto raddoppiare le quotazioni iniziali: ecco i top lot dell’asta firmata Bolaffi che ieri, sotto il martello virtuale, ha portato quasi 200 lotti di fine wine, italiani e non solo, con il 90% delle aggiudicazioni, per un totale di 140.000 euro, che a 817.000 euro il fatturato delle aste enoiche della casa d’aste da inizio anno, superiore, nonostante il Covid, al primo semestre 2019. Da segnalare, dalla Francia, gli ottimi risultati degli Champagne, che mettono in ombra, per una volta, Bordeaux e Borgogna: su tutti un Dom Pérignon Cuvée Vintage Oenothèque 1959 a 1.600 euro, da una base d’asta iniziale di 600 euro, un Krug Clos du Mesnil Blanc de Blancs Brut 1988 a 1.300 euro (da 1.000 euro) ed un Salon Mesnil Cuvée 1955 battuto a 1.900 euro (da 1.400).

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