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VINO, MERCATI E TERRITORI

Cooperazione virtuosa: numeri in crescita per il colosso romagnolo Terre Cevico

Fatturato 2018/2019 a 167 milioni di euro (+1,8%), export a 49 milioni di euro (+12,9%), grazie a 7.000 ettari di vigna gestiti da 5.000 soci
COOPERAZIONE, TERRE CEVICO, vino, Italia
Cooperazione virtuosa: numeri in crescita per il colosso romagnolo Terre Cevico

Dalla grande cooperazione del vino italiano continuano ad arrivare risultati largamente positivi. Ultimo caso, dopo quelli, tra gli altri, di realtà come Cantina di Soave, Mezzacorona e Cavit, quello di Terre Cevico, “una cooperativa internazionale col cuore in Romagna”, come la definisce il presidente Marco Nannetti, che, nel bilancio 2018-2019, ha registrato risultati in crescita: 167 milioni di euro di fatturato consolidato (+1,83%), 71 milioni di patrimonio netto (+1,4), 49,3 milioni di export (+12,9), 7,1 milioni di plusvalore riconosciuto ai soci (+4,2%). Risultati che arrivano da 7.000 ettari di vigneti, gran parte dei quali in Romagna, condotti da 5.000 soci viticoltori, in grado di fornire uve per una quantità di vino stimata in oltre 1 milione di ettolitri, e 100 milioni di bottiglie prodotte.
Importante, soprattutto, la crescita delle esportazioni, che ormai raggiungono 65 Paesi del mondo, e che, per Terre Cevico, sono soprattutto Cina (dove si dichiara primo esportatore italiano), Giappone (secondo esportatore), Stati Uniti e Russia.
Una realtà articolata, la Terre Cevico, che comprende una serie di società (Terre Cevico, Le Romagnole, Colli Romagnoli, Le Romagnole Due, Due Tigli, Rocche Malatestiane, Sprint Distillery, Winex, Tenuta Masselina e Medici Ermete & Figli) ed altre partecipazioni (tra cui cantine Giacomo Montresor e Bolé) per un fatturato complessivo di 167 milioni di euro. In crescita costante il giro d’affari della capogruppo che, al 31 luglio 2019, aveva raggiunto i 103,4 milioni.

“Il modello cooperativo è l’elemento fondamentale di questa strategia imprenditoriale: al centro ci sono i soci produttori delle uve e dei vini che, proprio attraverso le dinamiche cooperative, sviluppano al meglio il rapporto mutualistico sia per quanto riguarda gli aspetti economici, sia per quelli di qualificazione produttiva. Il modello viene sviluppato e ampliato con nuove zone e nuovi vini, sempre aumentando la qualità e la sostenibilità della produzione”, dice il presidente Marco Nannetti.
In grande evidenza i numeri del vino biologico di Terre Cevico. Il Consorzio ha puntato da tempo sul vino biologico con un incremento importante delle bottiglie vendute in Italia (3,6 milioni) e in 34 Paesi del mondo, dove il numero di bottiglie equivalenti è quasi quintuplicato; in pratica si è passati dai 5.620 ettolitri di vino bio confezionato in vari contenitori venduto nel 2017-18 ai 27.178 ettolitri dell’esercizio 2018/2019.

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