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Corriere Della Sera / Italie

Per il rilancio si punta sui distretti ... Queste “strutture” rappresenteranno uno strumento strategico per promuovere le coltivazioni e valorizzare la tipicità dei prodotti, affrontando le sfide del mercato... Chi pensa che l’economia lombarda sia basata solo sulle grandi industrie, sulle banche o l’alta finanza si sbaglia perché la regione ha anche una spiccata vocazione agricola. Basti pensare che il valore della produzione è di circa 11,6 miliardi di euro l’anno. Il 15,5% del totale dell’intero territorio italiano. Secondo i dati forniti dalla regione Lombardia, se si tiene conto anche dei margini del commercio e dei trasporti, questo comparto rappresenta l’11,3% del Prodotto interno lordo regionale. Un risultato ottenuto grazie alle 70 mila strutture produttive che coinvolgono 229 mila lavoratori, di cui oltre 150 mila stabilmente occupati ovvero il 4,3% di tutte le unità lavorative lombarde. Scendendo in dettaglio, le province dove si concentra il maggior numero di occupati sono Brescia e Mantova. Non da sottovalutare è anche l’apporto dei lavoratori extracomunitari che, nel 2008, risultano essere 15 mila. Principalmente si occupano del governo delle stalle, delle mungitura (41%) e della raccolta dei prodotti agricoli (32%). Questo perché, rispetto al resto d’Italia, il sistema lombardo si basa sulla zootecnica. Gli allevamenti, rispetto al valore complessivo della produzione, rappresentano il 61% (a fronte del 33% del totale nazionale). Importante è anche la produzione di cereali e, in regione, c’è il 13,3% della superficie coltivata nazionale. In particolare sono rilevanti le piantagioni di mais (238 mila ettari) e riso (101 mila ettari). La Lombardia vanta anche prodotti di qualità nel settore vitivinicolo (il Franciacorta Docg e l’Oltrepò Doc), nella produzione di olio (Garda Dop e Laghi Lombardi Dop) e frutta (pera di Mantova e mela della Valtellina). A questa vivacità e varietà produttiva fa da contraltare l’effetto della disastrosa crisi economica che, lo scorso anno, ha impattato forte anche sul settore. La produzione, rispetto al 2008, si è contratta del 2,6% e il valore del sistema è calato del 9,3%. Questo crollo, avvenuto in tempi rapidi, si è verificato in concomitanza con la crescita dei costi, provocando un’immediata caduta dei redditi. “Stiamo provando ad aiutare il comparto con progetti mirati - spiega Giulio De Capitani, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia - e per questo abbiamo dato il via libera all’accreditamento di 8 Distretti agricoli di cui 4 di filiera, 2 di tipo rurale e 2 per l’agroalimentare di qualità. I distretti, in particolare, rappresenteranno uno strumento strategico per promuovere l’agricoltura lombarda e valorizzare la tipicità dei nostri prodotti affrontando, insieme, le sfide economiche proposte dal mercato”.

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