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VINO & ARTE

“Cottanera Visioni 2022”: la mostra “Embrasement” dalla performance di Ruben Brulat sull’Etna

Edizione n. 2 per la rassegna della griffe, tra gli ultimi progetti delle cantine italiane per l’arte. In un connubio, con il vino, ormai ricchissimo

Ospitare ogni anno un artista e le sue opere tra i vigneti della Tenuta alle pendici dell’Etna, per creare un museo a cielo aperto, una fonte di suggestione per i visitatori della cantina, per coloro che ci lavorano e per chiunque desideri scoprire il territorio etneo, è l’obbiettivo di “Cottanera Visioni 2022”, la rassegna culturale di Cottanera, che fa incontrare il mondo del vino con quello dell’arte. Con la griffe siciliana che lancia l’edizione n. 2 in collaborazione con la Galleria Ncontemporary (Milano, Londra), con l’inaugurazione di “Embrasement” (da oggi al 15 ottobre), mostra personale di Ruben Brulat, che si snoda negli spazi della cantina dove le opere dell’artista francese dialogano con installazioni site-specific create nella residenza d’artista e nella performance sul vulcano, tra cui un’opera che unisce suggestioni sonore ed elementi della natura, incisi con alcune delle parole raccolte intervistando le persone della cantina della famiglia Cambria per indagare il rapporto con il vulcano.
Un connubio, quello tra vino e arte, che è sempre più ricco e sostenuto ormai da tantissime aziende italiane, e se sull’isola è un pioniere “Viaggio in Sicilia”, la “Residenza d’artista” tra le tenute di Planeta, tra i primi esempi in Italia si va dal Castello di Ama per l’Arte Contemporanea in Chianti Classico alla storica collezione di opere d’arte in bottiglia firmata dai più grandi artisti al mondo per il Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa, il Chianti Classico di Nittardi, dalla Collezione d’Arte Contemporanea di Cà del Bosco in Franciacorta, alla Cappella del Barolo firmata da Sol LeWitt e David Tremlett per Ceretto, esempio famoso di una lunga serie di opere e performance per realizzare le quali la famiglia piemontese ha portato i più grandi artisti contemporanei del momento nelle Langhe, dove si trova anche il Parco artistico Orme su La Court di Michele Chiarlo.
Ma arrivando, tra gli altri, al progetto Ornellaia “Vendemmia d’Artista” legato al vino-icona della Tenuta di Bolgheri, e a “#Caprai4love”, con il quale Arnaldo Caprai si prende cura dei beni culturali del territorio del Sagrantino di Montefalco, o alle installazioni site specific commissionate da Pasqua Vini, al “Parco della Filandetta Wine&Art Farm” di Bortolomiol tra i vigneti del Prosecco a Valdobbiadene, e “Vino. Oltre il ritratto”, il progetto della Zenato con Fondazione Modena Arti Visive. Ed è con la nuova piattaforma di arte contemporanea “Antinori Art Project” che la storica famiglia Antinori, attorno alla Cantina d’autore Antinori nel Chianti Classico, prosegue la sua secolare tradizione di mecenatismo, come fa anche Frescobaldi con il Premio Artisti per Frescobaldi per i giovani artisti internazionali ispirati dalla Tenuta CastelGiocondo tra i vigneti di Brunello a Montalcino, da dove Tenuta Caparzo e la famiglia Gnudi Angelini con l’Associazione Civita restaurano capolavori in tutta Italia grazie ai “Vini Civitas”.

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