Continua a crescere l’interesse dei fondi di investimento italiani per il settore food & wine: nei giorni scorsi il fondo di private capital “Italian Fine Food”, promosso da Avm Gestioni Sgr Spa Gestore EuVeca Società Benefit, ha perfezionato l’acquisizione dell’80% di Stefania Calugi Tartufi, azienda nata nel 1987, eredità di una lunga e consolidata tradizione familiare tra le colline samminiatesi, uno dei territori italiani più importanti per la produzione di tartufo. L’acquisizione di Avm Gestioni segue quella di Savini Tartufi, nel 2023, in un percorso volto a massimizzare le sinergie tra le diverse eccellenze e fornendo un supporto in termini di know-how strategico e finanziario.
L’attività di Stefania Calugi è stata capace di aprirsi al mercato estero, consentendo un importante salto dimensionale: da piccolo laboratorio artigianale oggi è un’azienda di oltre 1500 mq con 25 dipendenti, di cui 16 donne. In base agli accordi, Stefania Calugi mantiene l’incarico di amministratore delegato, e sarà conservata anche tutta l’attuale organizzazione e struttura aziendale.
“La nostra ambizione è quella di unire in Italian Fine Food le eccellenze del made in Italy, e con Stefania Calugi aggiungiamo al portafoglio ancora uno dei migliori player del settore dei tartufi - ha commentato Giovanna Dossena, principal di Avm Gestioni - quest’opportunità è per me molto significativa, in quanto ci consente di valorizzare un’azienda fondata e guidata da un’imprenditrice illuminata come Stefania, il cui lavoro è ampiamente riconosciuto dalle certificazioni e dai numerosi premi ottenuti. Sono certa che questo accordo ci consentirà di valorizzare a livello internazionale le eccellenze del food made in Italy”.
“Il progetto Italian Fine Food ha l’ambizione di unire le forze dei migliori player del settore del tartufo: sono fiduciosa che la nuova partnership ci darà la possibilità di un'ulteriore crescita nei mercati nazionali e internazionali - ha sottolineato l’ad Stefania Calugi - continueremo ad essere un’azienda rappresentativa del territorio, mirando a crescere anche in termini di personale oltre ad ampliare gli ambiti legati al turismo enogastronomico ed esperienziale”.
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