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CURIOSITA’ - LE PASSIONI DI UNA VITA: LO SPORT E IL VINO. TRULLI, MOSER, TOMBA, ROSSI: I CAMPIONI DIVENTANO APPASSIONATI E PRODUTTORI DI GRANDI BOTTIGLIE

Due grandi passioni, lo sport e il vino. Liedholm, Tomba, Trulli, Moser, Alesi, Rossi, la lista è lunga, sono i grandi campioni che producono e bevono il prezioso nettare di bacco.
Il capostipite di tutti è stato lo svedese, stella del Milan negli anni ‘50, Nils Liedholm che, insieme al figlio Carlo, produce Barbera e Grignolino in quel di Cuccaro nel Monferrato. Francesco Moser, come non ricordarlo in sella alla sua bicicletta, produce oltre 100.000 bottiglie nell’azienda trentina Maso Villa Warth, dando vita a grandi Muller Turghau, Riesling, Moscato - ma anche Teroldego, Lagrein e il Rubro, l’ammiraglia di casa Moser - e allo spumante 51,151, che ricorda il record dell’ora registrato in Messico ’84. Il pilota abruzzese Jarno Trulli, trionfatore nel 2004 nel Gran Premio di Montecarlo, è invece produttore di un Montepulciano giudicato tra i migliori rossi di Abruzzo e di un bianco a base di Trebbiano (distribuito dalla Meregalli di Monza). Lo segue da vicino il pilota Jean Alesi che, nella zona di Avignone, da vita ad un raffinato Chateau Neuf du Pape. Paolo Rossi, goleador di Spagna 1982, debutterà questa primavera con un rosso tutto toscano il “Borgo Cennina” - grazie anche all’aiuto della cantina chiantigiana Rocca delle Macie di Sergio Zingarelli - prodotto ad Arezzo, dove il campione possiede 5 ettari di vigna (che, a breve, dovrebbero diventare 15). Tra i grandi appassionati del buon vino troviamo anche il bolognese Alberto Tomba: re delle piste da sci, Albertone è anche un sommelier e vanta una cantina da 5000 pezzi. Tra i preferiti i Supertuscans - Sassicaia in testa - i piemontesi, il Caymus di Napa Valley, oltre che essere un grande intenditore di vini francesi.
Tra i collezionisti di speciali bottiglie, troviamo anche il manager di Del Piero Claudio Pasqualin, Adriano Galliani e i giocatori Costacurta e Shevchenko. E, a proposito di calcio e vite, come non ricordare Daniele Tombolini che, oltre ad arbitare in Serie A, è l’enologo responsabile dell’Istituto marchigiano di tutela dei vini doc.

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