Napa Valley e Bolgheri hanno tanto in comune: vitigni, tecniche di cantina, picchi qualitativi rari altrove. E, tra qualche mese, un vino. Si chiama “DVO”, ed è il frutto di una partnership di altissimo profilo, tra Ornellaia, griffe bolgherese della Famiglia Frescobaldi, e la californiana Dalla Valle Vineyards. Un progetto comune nato dall’amicizia che, da anni, lega Axel Heinz, enologo e direttore di Ornellaia, e Maya Dalla Valle, che nel 2013 ha trascorso un periodo di formazione proprio ad Ornellaia.
“Alla base - racconta Axel Heinz, a WineNews - c’è il legame tra due grandi famiglie del vino, ma anche la convinzione che si possano fare grandi vini in ogni regione ad alta vocazione del mondo, come la Napa Valley. La prima annata, la 2018, uscirà nella seconda metà dell’anno, ad un prezzo al pubblico americano, dove finirà la maggior partite delle 5.000 bottiglie prodotte, di 275 euro. Non ci siamo voluti vincolare ad una formula legata ad un solo vitigno, in questo caso è un blend di Cabernet Sauvignon (85%) e Cabernet Franc (15%), affinato in barriques, adottando lo stile di Ornellaia. Il risultato, ovviamente, sarà quello di un grande vino della Napa Valley”.
Ed è qui il punto focale. “L’obiettivo - riprende il direttore di Ornellaia - non è fare un vino italiano in California, ma un vino californiano con una sensibilità europea. Del resto, con la famiglia Dalla Valle, di origine italiana, c’è grande sintonia, specie in cantina, dove lavoriamo in maniera molto simile. È un progetto embrionale, che muove i suoi primi passi, ma che abbiamo tutta l’intenzione di rendere solido. Anche perché abbiamo ricevuto già tantissime richieste, che sarà impossibile evadere, ma la volontà è quella di commercializzarlo ovunque. Non sarà comunque un vino prodotto in grandi volumi, ma un progetto importante, che ho seguito e seguirò in prima persona, nonostante la difficoltà di essere presente durante la vendemmia, che in Napa Valley e a Bolgheri è praticamente contemporanea ...”.
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